2008-10-01 15:18:49

Gli Stati africani firmeranno ad Oslo il trattato per mettere al bando le bombe a grappolo


L’Africa sottoscriverà in maniera compatta, il prossimo 3 dicembre ad Oslo, il primo trattato internazionale sul divieto delle bombe a grappolo: lo hanno deciso i rappresentanti di 42 governi africani durante l’incontro conclusosi ieri a Kampala, in Uganda. Il trattato impegna i governi che lo sottoscrivono ad interrompere definitivamente l’uso, la produzione e la vendita di queste armi. Durante l’incontro a Kampala, l’arcivescovo anglicano sudafricano Desmond Tutu ha definito le bombe a grappolo “un abominio la cui fabbricazione e utilizzo non può e non deve essere tollerato da nessun governo”. Il presidente ugandese, Yoweri Museveni, ha sottolineato inoltre come, per lungo tempo, l’Africa sia stata “terreno di discarica per armi pericolose che hanno causato la perdita di migliaia di vite umane”. Sono diverse, intanto, le iniziative intraprese per denunciare il dramma delle bombe a grappolo: l’ultima è un viaggio organizzato dalla coalizione internazionale di associazioni, rappresentanti della società civile e governi. La prima tappa di questo itinerario è Belgrado, dove oggi partirà un BanBus che attraverserà 21 Stati per arrivare ad Oslo il prossimo 2 dicembre. “Sul BanBus – spiega alla Misna la direttrice del gruppo organizzativo – troveranno posto volontari e giornalisti; l’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e i politici sulla necessità di un trattato” che metta fine alla produzione e all’impiego di queste armi. (A.L.)







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