Sri Lanka. La Chiesa denuncia: il governo impedisce gli aiuti alimentari a 150 mila
sfollati
In Sri Lanka, centinaia di sacerdoti, suore e laici di vari gruppi hanno partecipato
alla veglia di preghiera ecumenica, organizzata dal Movimento di solidarietà cristiana,
per dare una risposta cristiana alla crisi umanitaria a Wanni. La Commissione Giustizia
e Pace della diocesi di Jaffna ha denunciato il totale abbandono degli oltre 150 mila
profughi della zona. I profughi – riferisce AsiaNews - sono privi di tutto, perché
“quando sono fuggiti d’improvviso, hanno lasciato nelle abitazioni anche le loro riserve
di cibo”. Mancano di cibo, medicine e vestiti e, privi di riparo stabile, dormono
lungo le strade e sotto gli alberi. Nella zona un chilogrammo di cibo costa circa
1.000 rupie, circa 10 dollari. Il cibo – fa notare la Commissione Giustizia e Pace
- è usato come mezzo di pressione sulla popolazione. Ma non è nemmeno sicuro andare
nelle zone controllate dall’esercito, perché è già successo che molti giovani e uomini
“scompaiano”, magari perché ritenuti fiancheggiatori o potenziali aderenti al movimento
ribelle. (A.L.)