Sono liberi e in buona salute i turisti sequestrati 10 giorni fa in Egitto
Sono tutti liberi e in buona salute gli ostaggi rilasciati stamani in Egitto. Il gruppo
di turisti sequestrato lo scorso 19 settembre è stato liberato “da attività ancora
non raccontabili compiute in collaborazione con le autorità egiziane”, secondo quanto
riferito dal ministro degli Esteri, Franco Frattini. Il rilascio degli ostaggi, ha
aggiunto, è “il risultato di una collaborazione internazionale della quale dobbiamo
essere davvero grati alle autorità degli altri Paesi che hanno lavorato con noi”.
Ancora un attacco all'esercito in Libano Un'autobomba è esplosa questa
mattina al passaggio di un pullman militare a Tripoli, nel nord del Libano, uccidendo
almeno quattro persone, tra cui tre soldati. Trenta i feriti. Lo scorso agosto, almeno
10 militari e cinque civili avevano perso la vita in un attentato simile nella medesima
zona, teatro peraltro di violenze nelle scorse settimane tra musulmani sunniti e alawiti,
poi conclusesi con un accordo di pace. Sulle ragioni della nuova azione contro i militari,
che nel 2007 furono impegnati anche nella crisi al campo profughi palestinese di Nahar
el-Bared, Giada Aquilino ha intervistato Roger Bouchaine, direttore
dell’Osservatorio geopolitico mediorientale:
R. - Questo
è un attentato di matrice islamica ed è un attentato contro l’esercito. Rientra nella
serie della continua aggressione dei Salafiti, delle correnti jihadiste salafite in
Libano, che continuano ad attaccare l’esercito libanese. D.
- Perché colpire proprio i militari? R. - Chiaramente, l’attacco
è contro l’esercito perché l’esercito è quello che ha compiuto l’attacco contro Nahr
al-Bared e che ha arrestato dei Salafiti attualmente sotto processo
e al centro di una discussione per un’amnistia. È un fare pressione all’esercito,
ai Servizi segreti e allo Stato per alimentare il braccio di ferro tra i salafiti
e lo Stato. D. - Quindi, adesso, che sviluppi si possono attendere? R.
- Dobbiamo tornare a quello che è accaduto qualche ora prima a Damasco. Il problema
più serio è che il Libano sta per diventare, o è diventato, un altro territorio, un’altra
piazza per i salafiti. Non solo il Libano, ma anche la Siria che, con la sua trattativa
con gli americani per riprendere un ruolo in Medio Oriente, ha interrotto il sostegno
ai gruppi che transitavano nel suo territorio per l’Iraq o per la Jihad in Medio Oriente.
La Siria aiutava questi gruppi per mantenere in Libano la tensione, per eseguire degli
attentati in Libano e per mantenere la tensione in tutto il Medio Oriente. La Siria
ha perso il controllo di questi gruppi e questi, come hanno sempre fatto nella storia,
prima vengono creati da un padrone e poi la loro prima ribellione è contro il padrone
stesso. In Siria notiamo che questo ultimo attentato rientra in un’escalation
che comprende lo stesso attentato a Tripoli.
Medio Oriente In
cambio della pace Israele deve essere pronto a ritirarsi dalle alture del Golan, da
quasi tutta la Cisgiordania e da porzioni di Gerusalemme est: lo afferma il premier
israeliano dimissionario, Olmert, in una lunga intervista concessa a Yediot Ahronot
in occasione del capodanno ebraico, che inizia stasera. Olmert non esita a compiere
una profonda autocritica per le posizioni nazionaliste mantenute in passato: ad esempio,
quando si espresse contro gli accordi di Camp David firmati nel 1978 dal premier,
Menachem Begin (Likud), e dal presidente egiziano, Anwar Sadat. Ma dopo decenni di
incertezze gli israeliani, a suo parere, devono adesso puntare verso accordi di pace
con i loro vicini basati su un ritiro quasi completo dai territori occupati nel 1967.
Questo, conclude, “è il momento delle decisioni”. E ci sono le prime reazioni all'intervista
di Olmert, che registrano irritazione sia da destra che da sinistra.
Precipitato
un elicottero noleggiato da un’equipe di ONU e UA in Darfur Un elicottero noleggiato
da un’equipe per il mantenimento della pace sotto l'egida dell'ONU si è schiantato
nella regione del Darfur, nell'ovest del Sudan. Due persone sono morte e due risultano
disperse. L'elicottero, appartenente a una società privata, era stato noleggiato da
una forza mista ONU-Unione Africana nel Darfour (MINUAD), per trasportare viveri destinati
a una delle sue equipe nello Stato del Sud Darfur.
Algeria Dopo
un Ramadan relativamente calmo, segnato da sporadici attacchi terroristici, un attentato
suicida ha insanguinato ancora una volta la Cabilia alla vigilia dell'Aid El Fitr:
ieri sera, subito dopo la rottura del digiuno, un kamikaze a bordo di un’auto carica
di esplosivo si è lanciato contro una caserma militare a 40 km ad est di Algeri. Nell'esplosione,
sono morte almeno tre persone e altre sei sono rimaste ferite. Si tratta del primo
attentato dinamitardo compiuto durante il mese sacro dell'Islam dopo i cinque attacchi
suicidi che in agosto hanno provocato la morte di oltre 100 persone. Tutti gli attacchi
sono stati rivendicati da Al Qaida per il Maghreb Islamico.
Afghanistan La
leadership dei taleban ha smentito le informazioni riportate ieri dall'Observer
sull'esistenza di un negoziato con le autorità dell'Afghanistan ed ha ripetuto il
suo impegno a combattere per obbligare le truppe straniere a lasciare il Paese. Ieri,
il domenicale inglese aveva parlato di “colloqui senza precedenti” di un inviato dei
taleban, impegnato in una spola tra Kabul, le basi talebane in Pakistan, l'Arabia
Saudita e le capitali europee. Intanto, il "signore della guerra" afghano, Hekmatyar,
ha rivendicato in un video la paternità dell'attacco compiuto contro i militari francesi
lo scorso 18 agosto non lontano da Kabul, costato la vita a dieci soldati.
Misure
contro la crisi mutui in Europa La legge sul salvataggio di Wall Street va
“alle radici della crisi” e manda il messaggio che gli Stati Uniti “vogliono seriamente
riportare forza e fiducia nei mercati”. Lo ha detto il presidente George Bush in un
breve discorso alla Casa Bianca, prima del voto della Camera sul pacchetto da 700
miliardi di dollari sul quale ieri è stato negoziato un accordo. Intanto, nelle ultime
ore la crisi dei mercati finanziari è arrivata pesantemente in Europa, con salvataggi
a raffica in Belgio, Gran Bretagna e Germania, mentre in generale l'intero comparto
bancario e assicurativo è sotto fortissima pressione in Borsa in vista di possibili,
nuove notizie negative. La Banca centrale europea (BCE) ha annunciato che lancerà
un'operazione speciale di rifinanziamento per aumentare la liquidità nel sistema bancario
dell'Eurozona. Questo anche per frenare il crollo dei servizi finanziari franco-belga
Dexia che stamani in Borsa a Bruxelles perdeva il 33 per cento. Domani, il presidente
francese Sarkozy riunirà all’Eliseo i vertici delle compagnie assicurative francesi
proprio per fare il punto della situazione. Su questa crisi dei mercati finanziari,
Alessandro Guarasci ha sentito l’economista Alberto Quadrio Curzio: R.
- L’intervento della BCE, di mettere liquidità nel sistema, è in linea con quanto
la BCE sta facendo da un anno ed è una linea corretta nell’ambito delle competenze
istituzionali della stessa Banca centrale europea. D. - Professore,
secondo lei i mercati finanziari europei sono a rischio?
R. - Per quanto
riguarda i rischi del sistema bancario e finanziario europeo, io credo che esso sia
molto più solido di quello americano e tuttavia non indenne da effetti di contagio
e non indenne da una crisi di fiducia che potrebbe generarsi. Io spero che i singoli
governi intervengano con efficacia anche attraverso forme di intervento diretto su
banche singole o su compagnie finanziarie, assicurative. Ma credo anche che l’Europa,
in quanto soggetto istituzionale unitario, dovrebbe darsi degli strumenti adeguati
per interventi di portata generale. Io avevo proposto la costituzione di un fondo
comunitario europeo utilizzando come deposito le riserve auree delle banche centrali
per interventi di grande dimensione e di urgenza. D. - I comuni
cittadini, i comuni risparmiatori, quali rischi corrono in questo periodo?
R.
- Il rischio del panico è un rischio incontrollabile e che nessuno può rassicurare.
Se si generalizza questo atteggiamento, non sappiamo dove andremo a finire. Riferendomi
in via specifica all’Italia, reputo di poter affermare che si tratta di un mercato
solido, con delle banche solide, delle compagnie solide: questo perché in passato
la vigilanza della Banca d’Italia è sempre stata molto, molto attenta. E ha maturatio
anche un’esperienza in alcune vicende di fallimenti bancari dove è riuscita a proteggere,
in modo adeguato, se non completo, tutti i risparmiatori.
Austria I
risultati provvisori delle elezioni anticipate di ieri in Austria confermano il trend
delle proiezioni: gravi perdite dei partiti di governo, forte avanzata dei due partiti
dell'estrema destra. Aventi diritto al voto erano 6,3 milioni fra i quali, per la
prima volta, i giovani a partire da 16 anni. La SPOE (socialdemcoratici) resta il
primo partito con il 29,7% (contro il 35,34 nel 2006). In forte rimonta invece i due
partiti di estrema destra: la FPOE guadagna sette punti e arriva al 18% (11,05%),
la BZOE quasi triplica arrivando all'11% (4,11%). I Verdi perdono leggermente diventando
la quinta forza in parlamento: 9,8% contro l'11,4% del 2006.
Germania Disastro
elettorale della CSU, ala bavarese della CDU di Angela Merkel, alle elezioni regionali
di ieri in Baviera, nelle quali ha perso il 17% dei suoi voti rispetto al 2003 e anche
la maggioranza assoluta. Il risultato, dunque, riporta ad una coalizione, probabilmente
tra CSU e liberali FDP. Il partito - che sotto la guida di Franz Josef Strauss e del
suo allievo, Edmund Stoiber, deteneva da decenni la maggioranza assoluta - con il
suo 43,5% resta comunque la prima forza nella regione. I principali candidati per
una coalizione sono i liberali, rientrati nel parlamento regionale dopo 14 anni di
assenza. Ma i veri vincitori di questa tornata elettorale possono essere considerati
i Freie Waehler, una lista indipendente costituita intorno alla ex consigliera provinciale
della CSU, Gabriele Pauli.
Immigrazione Altri due sbarchi di migranti
all'alba di stamani a Lampedusa. Una barca in legno con 32 extracomunitari, tra cui
otto donne, è stata intercettata a 18 miglia dall'isola da una motovedetta della Guardia
costiera. Altri 35 immigrati sono stati bloccati invece a terra, dagli uomini della
Capitaneria, sulla spiaggia della Guitgia, proprio davanti al porto. Ieri, altri 88
migranti avevano raggiunto Lampedusa su due barconi, mentre sette erano stati bloccati
al largo di Pantelleria.
Bielorussia Nessun esponente dell'opposizione
risulta eletto nel nuovo parlamento bielorusso, stando ai risultati parziali dello
spoglio del voto di ieri. In base agli ultimi dati resi noti dalla commissione elettorale
centrale, con 100 circoscrizioni scrutinate su 110, 99 deputati su 110 sono già stati
eletti e nessuno di questi appartiene all'opposizione, che ieri sera ha radunato quasi
mille manifestanti nella centrale piazza d'Ottobre della capitale Minsk, definendo
le elezioni una farsa e denunciando numerosi brogli. L'affluenza è stata del 75,3%.
Le elezioni di ieri sono considerate in Occidente come un banco di prova della volontà
del presidente, Aleksander Lukashenko, chiamato dagli USA “l'ultimo dittatore d'Europa”
e tradizionale alleato di Mosca, di avvicinarsi alle democrazie occidentali.
Questione
georgiana La Procura generale sudosseta ha annunciato che presto, forse già
la prossima settimana, dichiarerà il presidente georgiano, Mikhail Saakashvili, un
ricercato a livello internazionale. Lo riferiscono le agenzie. “L'ufficio della Procura
generale sudosseto sta definendo le accuse contro Saakashvili, che presto sarà dichiarato
ricercato internazionale”, ha annunciato il responsabile dell'ufficio Taimuraz Khugaiev.
“Questo potrebbe essere fatto la prossima settimana”, ha aggiunto, precisando che
“un mandato d'arresto per includere il presidente georgiano nelle lista dei ricercati
internazionali sarà consegnato alle corrispondenti strutture degli Stati che hanno
riconosciuto l'indipendenza dell'Ossezia del sud”. Vale a dire, per ora, Russia e
Nicaragua. Nelle scorse settimane, Tskhinvali aveva accusato il leader georgiano di
crimini di guerra e genocidio etnico per il suo attacco militare in agosto alla regione
secessionista. Uragani L'uragano Kyle ha colpito domenica sera la costa
orientale del Canada, toccando la parte meridionale della provincia della Nuova Scozia,
e si è trasformato in tempesta tropicale. Lo hanno annunciato i servizi meteorologici
canadesi.
Arrestate 22 persone in Cina per lo scandalo del latte La
polizia cinese ha messo in stato di fermo 22 persone coinvolte nella fabbricazione
e vendita della melamina e nella contaminazione del latte. Si tratta prevalentemente
di titolari di pascoli, fattorie da allevamento e centri di acquisto del latte nella
provincia dello Hebei. Uno dei sospettati ha affermato di produrre “la polvere ricca
di proteine” dalla fine dell'anno scorso. Le indagini sono ancora in corso, ma durante
le ispezioni in pascoli e fattorie la polizia ha sequestrato 222,5 chili di melamina
soltanto a Shijiazhuang, capitale dell'Hebei.
Sri Lanka È di due
feriti il bilancio dell'esplosione di un piccolo ordigno questa mattina nel centro
di Colombo, la capitale di Sri Lanka. “Si è trattato di un piccolo ordigno di circa
cento grammi che è saltato sotto un minibus parcheggiato”, ha detto un portavoce della
polizia, precisando che due persone sono state ricoverate per ferite leggere. La polizia
sospetta che la bomba sia stata piazzata dai separatisti del movimento delle Tigri
per la liberazione del Tamil Eelam.
Iniziative per il clima in Australia In
una lettera aperta al premier laburista, Kevin Rudd, ed ai suoi ministri per l'ambiente
e per il cambiamento climatico, i più autorevoli esperti australiani di clima invocano
una linea dura contro le emissioni di gas serra, con una riduzione di almeno il 25%
sotto i volumi del 1990 entro il 2020, e con il sostegno ad un accordo globale severo,
per prevenire i pericoli di una crisi climatica. (Panoramica internazionale a cura
di Fausta Speranza) Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LII no. 273 E' possibile ricevere gratuitamente,
via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La
richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.