L’episcopato vietnamita difende il vescovo di Hanoi, accusato dalle autorità di incitare
disordini
In Vietnam la Conferenza episcopale sottolinea in una nota che l’arcivescovo di Hanoi,
mons. Ngô Quang Kiêt, ed i sacerdoti della parrocchia di Thai Ha “non hanno fatto
nulla contro la vigente legge canonica della Chiesa”: è senza tentennamenti la risposta
che i vescovi vietnamiti hanno dato al presidente del municipio di Hanoi, Nguyen The
Thao, che aveva chiesto “una severa punizione” e “l’allontanamento” di mons. Ngô Quang
Kiêt. La nota inviata anche al presidente della Repubblica ed al primo ministro –
rende noto l’agenzia AsiaNews - risponde ad una lettera di Nguyen The Thao del 23
settembre, nella quale si accusano vescovo e religiosi di “incitare disordini, disgregare
la nazione, violare e ridicolizzare la legge ed istigare altri a violarla”. L’episcopato
vietnamita, in un’altra dichiarazione, evidenzia altri problemi del Vietnam, come
gli ingiusti espropri di beni di individui e di chiese, la corruzione che pervade
il Paese, l’ingiustizia contro il debole ed i credenti, la repressione contro la gente
e le religioni e l’abuso della forza da parte delle autorità. (A.L.)