Giornata Mondiale del Cuore: come prevenire ictus e infarto
Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Cuore: un'occasione per conoscere meglio
i rischi delle malattie cardiovascolari e dell’ipertensione e dunque per fare prevenzione.
Ma come sta il cuore degli italiani rispetto ai cittadini di altri Paesi d’Europa?
Eliana Astorri lo ha chiesto al prof. Filippo Crea, direttore dell’Istituto
di cardiologia dell’Università Cattolica Sacro Cuore e direttore dell’Unità coronarica
del Policlinico Gemelli di Roma:
R. – Il
cuore degli italiani sta meglio del cuore degli abitanti del nord Europa, rispetto
alla Scozia, alla Finlandia, o la Svezia. Abbiamo un’incidenza di malattie cardiache,
malattie coronariche, più bassa, però esistono anche da noi ed anche da noi rimangono
la più frequente causa di mortalità e di ricoveri in ospedale.
D.
– Questo per una condizione ambientale diversa o diversa alimentazione?
R.
– Nelle malattie vascolari, sia l’infarto che l’ictus, il 90 per cento delle cause
sono da attribuire ad aspetti ambientali. Quindi, questa più bassa incidenza di eventi
vascolari nell’Europa meridionale, in Italia, in Francia, in Grecia in particolare,
è da attribuire certamente a fattori ambientali.
D.
– Ci può elencare le patologie del cuore più comuni?
R.
– Sono due quelle che sono più frequenti e che più spaventano: l’infarto e l’ictus.
D. – Cosa dobbiamo fare per mantenere sano il nostro
cuore?
R. - Quello che io noto, è che nella prevenzione
primaria, chi vuole ridurre il rischio cardio-vascolare, non si concentra su quelle
tre cose che sono veramente alla portata di tutti, se ci pensano e se lo vogliono,
e che sono: il fumo – e lì non servono misurazioni – il peso, che è fondamentale -
e lì serve una bilancia - e poi un’attività fisica regolare. L’attività fisica regolare
è una medicina che funziona in maniera raffinatissima, la natura è sempre raffinata
quando si tratta di meccanismi protettivi. Durante l’attività fisica, aumenta la velocità
del sangue nelle arterie e questo semplice evento stimola la sintesi di proteine che
proteggono la parete delle arterie dal danno, dal fumo, dal sovrappeso, ecc. Quindi,
l’attività fisica è una medicina a costo zero e non ha effetti collaterali. Perciò,
chi vuole fare prevenzione deve innanzitutto mettere in atto questi tre accorgimenti:
non fumare, usare la bilancia - o il buon senso che sono equivalenti - e fare un’attività
fisica regolare, che alla fine è anche piacevole.