2008-09-28 15:14:06

Cina e Italia commemorano i 400 anni dalla morte di padre Matteo Ricci


“Primo cittadino mondiale della terra”, “Pioniere dello scambio culturale”, “il primo uomo che ha avviato la relazioni culturali tra l’Europa e la Cina”. Sono solo alcune delle definizioni attribuite al grande missionario gesuita padre Matteo Ricci, umanista, filosofo, letterato, geografo e astrologo, profondamente stimato da tutti i cinesi, non solo dai cattolici. Per commemorare i 400 anni della sua morte, che cadranno nel 2010, infatti, Cina ed Italia hanno organizzato due conferenze che si terranno rispettivamente a maggio ed ottobre 2009 a Roma e Pechino, sul tema “Matteo Ricci – un europeo in Cina”. Numerose, inoltre, le iniziative promosse per riscoprire lo spirito di questo grande uomo che ha conquistato l’Oriente. Padre Ricci – ricorda la Fides – nacque a Macerata il 6 ottobre 1552 e, nel 1571, entrò nella Compagnia di Gesù, dove maturò la vocazione missionaria. Dopo un periodo sulla costa indiana, ordinato sacerdote nel 1582, partì per la Cina. Risale al 1601, la sua visita alla Corte Imperiale dei Ming a Pechino e la conseguente costruzione della famosa chiesa che ancora oggi è la Cattedrale di Pechino, dedicata all’Immacolata Concezione. Morì nella capitale cinese l’11 maggio 1610 e fu sepolto in un terreno al centro della città donato personalmente dall’Imperatore Wan. (S.G.)







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