2008-09-26 15:24:47

La Conferenza episcopale del Canada dedica una giornata di riflessione ai rapporti tra cattolici ed ebrei


Imparare gli uni dagli altri. I cattolici e gli ebrei del Canada hanno molto da condividere non solo sul piano spirituale e teologico ma anche su quello semplicemente umano. È quanto è emerso ieri durante la terza giornata dell’assemblea plenaria della Conferenza dei vescovi cattolici del Canada (CECC), dedicata a un’approfondita riflessione sui legami esistenti nel Paese tra le due comunità. Al termine dell’assemblea, in svolgimento a Cornwall, in Ontario, si è ribadita la convinzione dell’utilità di un possibile dialogo teologico bilaterale, come ha sottolineato nel suo discorso anche Leigh Lerner, rabbino del tempio Emanu-El-Beth Sholom di Montréal. I cattolici sono circa il 43% della popolazione canadese, mentre gli ebrei solo l’1%. Ma la Conferenza episcopale ha toccato anche molti altri temi, tra cui i progetti di aiuto reciproco ai quali ha collaborato l’anno scorso l’organismo “Sviluppo e pace”. Mons. Luc Cyr, vescovo di Valleyfield e membro del consiglio di amministrazione di “Sviluppo e pace” ha ricordato l’iniziativa, in collaborazione con Caritas Zambia, cha ha permesso di aiutare più di ventiquattromila persone vittime delle tempeste di pioggia e delle piene che l’anno scorso hanno travolto il Paese africano. Nel periodo 2008-2007 “Sviluppo e pace” ha stanziato più di 16 milioni di dollari in diversi progetti. (V.V.)







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