Ancora scontri in Iraq fra esercito turco e ribelli curdi del PKK
Ancora scontri fra Turchia e ribelli curdi del PKK in territorio iracheno. Secondo
fonti citate dalla tv privata NTV, almeno 10 cacciabombardieri dell'aviazione militare
turca hanno colpito nella notte sul monte Qandil, nel nord dell’Iraq, obiettivi del
movimento separatista. Al momento non si registrano vittime ma secondo fonti locali,
non confermate dal comando dello stato maggiore delle forze armate turche, i bombardamenti
sarebbero ancora in corso. Intanto il Comando militare statunitense a Baghdad ha reso
noto oggi che a sud della capitale un soldato americano è stato ucciso per l'esplosione
di un ordigno artigianale.
Iran/Israele ''Israele pagherà caro la
sua politica di aggressione contro i palestinesi''. Così l'ex presidente iraniano
Rafsanjani durante una manifestazione anti-israeliana a Teheran. I manifestanti hanno
gridato slogan di morte verso Israele a Stati Uniti e incendiato le bandiere dei due
Paesi. Nel suo intervento, Rafsanjani ha anche condannato le risoluzioni ONU contro
il programma nucleare iraniano. Ad alimentare le tensioni, oggi, la notizia diffusa
dal quotidiano inglese The Guardian, secondo cui nel maggio scorso il primo ministro
israeliano Ehud Olmert chiedeva l’appoggio statunitense per il bombardamento dei siti
nucleari iraniani. Sostegno negato – si legge – per il timore di ritorsioni contro
i siti americani in Iraq e Afghanistan.
Giappone Per la prima volta
dal disastro di Hiroshima e Nagasaki, nell’agosto 1945, un dispositivo nucleare per
fini militari entra in territorio giapponese. La portaerei a propulsione nucleare
George Washington è giunta ieri nella base navale di Yokosuka, a 50 chilometri da
Tokyo, salutata con entusiasmo dal neo premier Taro Aso. A fronte dei programmi di
riarmo di Russia e Cina, e del conflitto ancora aperto con la penisola coreana, il
primo ministro ha definito “una prorità” lo sviluppo dei programmi atomici in Giappone.
Protestano invece residenti e pacifisti che temono per la sicurezza dell’area.
Iran Nessuna
sanzione potrà fermare il programma nucleare iraniano. Così il presidente Mahmud Ahmadinejad,
dopo l’annuncio, ieri, da parte di USA, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia
- il cosiddetto Quintetto - di nuove probabili misure restrittive contro l’Iran. In
un incontro con il segretario generale dell'Organizzazione della conferenza islamica
(OCI), a New York, dove e' intervenuto all'Assemblea generale dell'ONU, Ahmadinejad
ha ribadito che le sanzioni “non possono essere d'ostacolo al progresso dell’Iran”.
Pakistan Giornata
di sangue in Pakistan. Almeno sei passeggeri sono rimasti uccisi e oltre 15 feriti,
alcuni in maniera molto grave, per il deragliamento di un treno nei pressi di Bahawalpur,
nella regione orientale del Paese. A causare l’incidente, l’esplosione di una bomba
nascosta sotto i binari. Ancora sangue a Karachi, nel sud del Paese, dove tre militanti
si sono fatti esplodere durante un raid della polizia. Si sospetta che appartenessero
ad un gruppo estremista legato ad Al Qaeda.
Afghanistan Nessun ferito
nello scontro a fuoco, oggi, tra forze USA del contingente NATO e militari pakistani
nei territori afghani al confine con il Pakistan. Due i velivoli dell’aviazione statunitense
bersagliati. Lo confermano il Pentagono e la coalizione internazionale per la pace
ISAF, mentre secondo il presidente Zardari i militari pakistani avrebbero lanciato
solo “razzi di segnalazione”. Un incidente che testimonia il clima di tensione crescente
tra Washington e Islamabad per i ripetuti raid americani contro terroristi nascosti
nelle zone tribali del Pakistan. Intanto, nelle regioni orientali del Paese, due civili
afghani e due poliziotti sono rimasti uccisi, e numerosi feriti, in un attentato suicida
che aveva come obiettivo militari afghani.
Filippine Resta alta la
tensione nelle Filippine fra forze governative e ribelli maoisti. Almeno otto militanti
sono stati uccisi oggi in un attacco dell’esercito filippino contro un campo di guerriglieri
nell’isola di Mindanao.
Sudafrica Difesa della democrazia e lotta
alla povertà e alla criminalità. Questi gli impegni del nuovo presidente del Sudafrica,
Kgalema Motlanthe, vicepresidente dell'African National Congress (ANC), ieri, nel
suo discorso di insediamento. Eletto dall'Assemblea nazionale con 269 voti su 360,
Motlanthe subentra a Thabo Mbeki, costretto domenica alle dimissioni perché sfiduciato.
Resterà in carica fino alle elezioni del prossimo anno. Il nuovo esecutivo vede riconfermato
il ministro delle Finanze Trevor Manuel, figura chiave per la stabilità economica
del paese e la credibilità dello stesso sui mercati finanziari internazionali.
Egitto Oscilla
tra i sei e i 16 milioni di dollari la cifra che potrebbe essere ceduta, attraverso
mediatori libici, per il rilascio dei 19 turisti, fra cui cinque italiani, rapiti
in Egitto lo scorso 19 settembre. Sarebbe questo, secondo gli osservatori sudanesi,
il contenuto dell’accordo raggiunto ieri grazie all’intervento della diplomazia tedesca.
Accordo che, aggiungono, spiegherebbe lo spostamento del gruppo dal Sudan alla Libia.
Fonti locali ipotizzano che il pagamento avverrà tramite la Fondazione Gheddafi, presieduta
dal figlio del leader libico Seif al Islam.
Immigrazione Non si arresta
il flusso dei clandestini in Sicilia. Circa 200 immigrati a bordo di un’imbarcazione
vengono soccorsi in queste ore a 45 miglia a sud di Lampedusa. Nel pomeriggio, il
trasferimento presso il centro di prima accoglienza dell’isola. All’alba di oggi,
altri tre extracomunitari, due palestinesi e un egiziano, sono stati raggiunti a largo
delle coste meridionali e tratti in salvo da una motovedetta della Marina militare.
Somalia Nuovo
attacco dei pirati in acque somale. Sono in corso le ricerche del cargo ucraino sequestrato
la scorsa notte a largo della Somalia. Secondo una tv russa, l’imbarcazione trasportava
30 carri armati di progettazione sovietica. Dal mar Baltico era diretta in Kenya,
al porto di Mombasa. Intanto nel Paese l'intensificarsi dei combattimenti tra il governo
somalo e i ribelli islamici alimenta il numero profughi: almeno 12 mila nella scorsa
settimana secondo l'Alto commissariato ONU per i rifugiati (UNHCR).
Alitalia E’
scaduto alle 13.00 il termine fissato per la risposta definitiva delle associazioni
di piloti e assistenti di volo sull'accordo firmato da CAI, governo e sindacati confederali.
Ma prosegue a palazzo Chigi il confronto fra le parti. Secondo le associazioni dei
Piloti, CAI non ha mostrato aperture tali da consentire di sbloccare la situazione.
Le sigle autonome, che rappresentano assistenti di volo e personale di terra, chiedono
integrazioni al piano.
Ucraina Il premier ucraino Yulia Tymoschenko
ha minacciato il ricorso alle elezioni anticipate se non si troverà una soluzione
alla crisi di governo, che vede oggi il presidente Yuschenko fuori dalla coalizione
di maggioranza. La Tymoschenko ha inoltre affermato che il voto anticipato “rappresenterà
una virata” rispetto ai progetti di integrazione in Europa e di riforme all'interno
del Paese. (Panoramica Internazionale a cura di Claudia Di Lorenzi)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 270 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.