2008-09-24 15:39:57

Sudafrica: i vescovi chiedono ai politici più attenzione al bene comune


Maggiore attenzione al bene comune del Sudafrica: è quanto chiede ai politici la Conferenza episcopale del paese (SACBC), in una nota a firma del presidente, l’arcivescovo Buti Tlhagale OMI. L’appello dei vescovi arriva a pochi giorni dalle dimissioni del capo di Stato, Thabo Mbeki, sfiduciato dall’ANC, African national congress, il partito di maggioranza attualmente al governo. “È giunto il momento per i nuovi leader – scrivono i presuli – di concentrarsi sulle necessità ed i bisogni più urgenti della popolazione, specialmente dei poveri”. I vescovi sudafricani auspicano quindi che, quando sarà il momento, la nuova leadership dell’ANC sappia agire “con la stessa umiltà e la stessa responsabilità” mostrata dal presidente Mbeki, del quale – assicurano i presuli – “non verranno dimenticati i successi raggiunti, specialmente nello scrivere con fermezza, nell’agenda internazionale, gli interessi e le speranze del Sudafrica”. Quindi, la SACBC invita a mantenere un clima politico calmo, poiché “le minacce, gli insulti e gli attacchi personali, l’uso di un linguaggio violento non possono essere utili all’interesse nazionale”. “Allo stesso modo – sottolineano i vescovi – gli esponenti politici che vengono visti attaccare la magistratura, la Costituzione, ed altri organi indipendenti dello Stato, per tentare di manipolarli o minacciarli, devono comprendere che stanno attaccando le vere fondamenta della nostra giovane democrazia”. La SACBC chiede poi alla classe politica di “lavorare per la ricostruzione della fiducia nella leadership del Paese, superando le divisioni divenute evidenti negli ultimi mesi. Bisogna stabilire una nuova unità, e ciò deve essere ottenuto senza un clima da ‘caccia alle streghe’’. Di qui, il richiamo dei vescovi sudafricani contro “la corruzione, il nepotismo e i vantaggi personali che non hanno posto in una democrazia. Speriamo e crediamo che il governo dimostrerà un nuovo impegno nello sradicare questi mali, che divergono decisamente dall’impegno nazionale di costruire una vita migliore per tutta la popolazione”. Per questo, la SACBC “unisce la propria voce alla richiesta di una commissione giudiziaria che porti avanti un’inchiesta sull’accordo per le armi, che è stato giustamente descritto come ‘un cancro’ che divora la società”. Infine, in vista delle elezioni generali in programma per il prossimo anno, i presuli ricordano che “è dovere di ogni cittadino fare attenzione alla situazione politica e votare in modo da promuovere il bene comune di tutti”. (I.P.)







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