Diffusa la classifica sull’indice di percezione della corruzione nel mondo
Cile e Uruguay per l’America latina e Botswana per l’Africa sono i Paesi meno corrotti
dei rispettivi continenti: lo sostiene una classifica sull’indice di percezione della
corruzione (Corruption perception index, CPI) diffusa, come ogni anno, da Trasparency
international, organizzazione non governativa (ONG) che ha sede a Berlino ed è presieduta
dalla canadese Huguette Labelle, "chancellor" dell’Università di Ottawa ed ex-responsabile
della Canadian International Development Agency (Cida) dal 1993 al 1999. In questa
speciale graduatoria, riportata dall’agenzia Misna, e compilata dall’Università tedesca
di Passau su commissione di "Trasparency international", Cile e Uruguay sono appaiate
al 23.mo posto insieme alla Francia mentre il Botswana si trova al 36mo. All’ultimo
posto la Somalia, divisa in varie entità da anni di guerra e violenze, preceduta di
poco da Myanmar, Iraq, Haiti e Afghanistan. In buona posizione si trovano anche le
Isole Mauritius (41), Costa Rica e Capo Verde (47), Sudafrica (54) che precedono l’Italia
al 55.mo posto. Nelle prime tre posizioni Danimarca, Svezia e Nuova Zelanda, diciottesimi
gli Stati Uniti. (V.V.)