Mons. Zollitsch ai vescovi tedeschi: non ridurre la Chiesa a semplice erogatore di
servizi
Ha preso il via ieri a Fulda l'assemblea plenaria della Conferenza episcopale tedesca.
Nella prolusione, mons. Robert Zollitsch, arcivescovo di Friburgo e presidente dei
vescovi, ha esortato i cattolici ad assumersi un impegno missionario, sull'esempio
di San Paolo. “Finora i cattolici in Germania hanno avuto troppe difficoltà a parlare
della propria fede senza riserve e a professarsi apertamente credenti. Ciò deve cambiare”,
ha detto, criticando anche la “perdita delle tradizioni della fede”. Ciò comporta
- riferisce l'agenzia Sir - che “oggi anche i cattolici mischiano intenzionalmente
diversi contenuti di fede, trasformandoli in un pot-pourri di idee religiose”. Zollitsch
ha propugnato un atteggiamento “più diretto” della Chiesa, non più basato primariamente
“sull’obbedienza, sul monologo o sui solleciti. La Chiesa non può accettare di essere
ridotta a semplice erogatore di servizi funzionali dalla parte della politica e dalla
società. L’aspirazione deve essere sempre trasmettere l'accettazione e la vicinanza
di Dio”. La plenaria della Conferenza episcopale tedesca, cui partecipano i 67 vescovi
della Germania, si concluderà il 25 settembre. All’ordine del giorno, anche una dichiarazione
sull'attuale “discussione pubblica circa la costruzione di moschee in Germania”. (R.P.)