Minacce a chi stava pregando, una cappella distrutta, una statua della Madonna oltraggiata
con lancio di olio di macchina. E’ il bilancio del raid che un centinaio di picchiatori,
presenti 500 agenti di polizia, ha compiuto stanotte ad Hanoi contro i fedeli della
parrocchia di Thai Ha, per una veglia di preghiera. L’accaduto - riferisce AsiaNews
- è la replica di quanto era avvenuto venerdì notte, quando un gruppo di picchiatori,
sempre alla presenza della polizia, ha attaccato i fedeli, saccheggiato la cappella
di San Gerardo e l’altare usato per celebrare messe all’aperto, distrutto statue ed
immagini. Ieri, intanto il capo del municipio di Hanoi, Nguyen The Thao, ha minacciato
di punire l’arcivescovo di Hanoi, mons. Joseph Ngo Quang Kiet, che ha inviato una
lettera di protesta al presidente della Repubblica Nguyen Minh Triet, al primo ministro
ed al capo della Commissione per gli affari religiosi, nella quale “accusava il governo”
della città di violare la legge sulla proprietà. Secondo l'arcivescovo i due terreni
di proprietà della chiesa - il complesso che ospitava la nunziatura, vicino alla cattedrale
di San Giuseppe ed il terreno della parrocchia di Thai Ha e del monastero dei Redentoristi
- sarebbero stati illegalmente sottratti dal governo e non donati dai Redentoristi
come sostengono le autorità di Hanoi. La reazione dei cattolici all’uso che si vuol
fare dei loro terreni è stata sempre pacifica. Oggi, infine, un appello urgente per
la difesa dei diritti umani e religiosi dei cattolici vietnamiti è stato lanciato
dalla Federation of Vietnamese Catholic Mass Media, che raccoglie varie testate religiose
fuori dal Vietnam. (R.P.)