2008-09-22 17:49:40

"Le violenze in India nel quasi silenzio della comunità internazionale". Così il cardinal Bagnasco in apertura del Consiglio episcopale permanente della CEI


La prolusione del cardinale Angelo Bagnasco ha aperto ieri pomeriggio a Roma la riunione del Consiglio episcopale permanente della CEI. Il porporato ha parlato delle violenze anticristiane in India, denunciando i silenzi della comunità internazionale e affermando che la libertà religiosa non è un optional, ma il caposaldo delle libertà. Quindi ha passato in rassegna i principali temi dell'attualità italiana. Ce ne parla Alessandro Guarasci:RealAudioMP3
Il presidente della Cei invita ad avere fiducia nel futuro evitando la “pedagogia della catastrofe”. “Più che un Paese da incubo – afferma il cardinale Bagnasco - il nostro è un Paese che ciclicamente conosce gli spasmi di un travaglio incompiuto, dove però i segmenti luminosi non mancano, e i punti di forza neppure”. I cristiani dunque sono sollecitati a impegnarsi in politica, nell’economia e nel mondo del lavoro. Così il porporato riprende un passo dell’omelia del Papa pronunciata a Cagliari il 7 settembre scorso. Ne discende che la famiglia deve essere considerata la cellula primordiale e come tale va aiutata. “Se si disponesse – afferma il presidente della Cei - di un sistema fiscale basato sul quoziente familiare, potrebbe determinarsi un circolo assai più virtuoso tra le famiglie e la società nel suo insieme”. Il porporato nota poi che si sta procedendo verso un sistema federalista: ogni ente faccia un passo per diminuire le spese, ma “rimanga forte e appassionato il senso della solidarietà e della comune appartenenza ad un solo popolo”. Sull’immigrazione, il cardinale dice di voler credere che i recenti atti di intolleranza, non siano “una regressione culturale in atto”, anche se motivi di preoccupazione ve ne sono. E poi il caso di Eluana Englaro. Vicinanza alla famiglia, ma anche consapevolezza che se si arrivasse a una legge sul fine vita le dichiarazioni finali “non avranno la necessità di specificare alcunché sul piano dell’alimentazione e dell’idratazione, universalmente riconosciuti ormai come trattamenti di sostegno vitale, qualitativamente diversi dalle terapie sanitarie”. No quindi ad esiti agghiaccianti per malati che non possono esprimere la propria volontà. Sul piano internazionale attenzione a quanto avviene in India dove gli atti di violenza sono avvenuti nel dispregio delle leggi, nell’impunità dei colpevoli, nella disinformazione della stampa nazionale, nell’imbarazzo dei politici locali e nel quasi silenzio della comunità internazionale”. Uno scenario, chiosa il cardinal Bagnasco, d’altri tempi. 







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