2008-09-22 13:07:01

Innamorati di Cristo per servire gli uomini: così il Papa definisce i vescovi, chiamati ad una testimonianza personale di santità per avere l'indispensabile autorevolezza morale


Il vescovo deve essere innanzitutto un innamorato di Cristo, modello di perfezione evangelica, immerso nell’ascolto della Parola di Dio per annunciarla in ogni occasione opportuna e non opportuna: è quanto ha detto oggi Benedetto XVI incontrando i partecipanti al convegno per i nuovi Vescovi promosso in questi giorni a Roma dalle Congregazioni per i Vescovi e per le Chiese Orientali. Il servizio di Sergio Centofanti.RealAudioMP3

Il Papa descrive la figura del vescovo nella cornice di due eventi: l’Anno Paolino e l’ormai prossimo Sinodo sulla Parola di Dio. Innanzitutto addita ai vescovi San Paolo come modello, in particolare per il suo “grande amore per Gesù Cristo”:

 
“Dal momento del suo incontro col Maestro divino sulla via di Damasco, la sua esistenza fu tutta un cammino di conformazione interiore ed apostolica a Lui tra le persecuzioni e le sofferenze (cfr 2 Tm 3,11). San Paolo stesso si definisce un uomo ‘conquistato da Cristo’ (cfr Fil 3,12) al punto da poter dire: ‘Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me’ (Gal 1,20); ed ancora: ‘Sono stato crocifisso con Cristo. Questa vita che vivo nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me’ (Gal 2,20). L'amore di Paolo per Cristo ci commuove per la sua intensità”.

 
L’amore per Cristo significa amore per la Parola di Dio che “deve avere una sua indiscussa centralità nella vita e nella missione del vescovo”:

 
“L'Esortazione apostolica Pastores gregis ricorda che ‘prima di essere trasmettitore della Parola, il Vescovo, insieme con i suoi sacerdoti e come ogni fedele, ... deve essere ascoltatore della Parola’ ed aggiunge che ‘non c'è primato della santità senza ascolto della Parola di Dio che della santità è guida e nutrimento’ (n. 15). Vi esorto, pertanto, cari Vescovi, ad affidarvi ogni giorno alla Parola di Dio per essere maestri della fede ed autentici educatori dei vostri fedeli; non come coloro che mercanteggiano tale Parola, ma come coloro che con sincerità e mossi da Dio e sotto il suo sguardo parlano di Lui (cfr 2 Cor 2,17)”.

 
Il Papa, citando ancora San Paolo, invita i vescovi ad affrontare la “grande sfida del secolarismo” con la forza della Parola di Dio, “fedeli nel custodire puro e integro il deposito della fede, radicati nella comunione ecclesiale”:
 
“‘Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina... vigila attentamente’ (2 Tm 4,2.5). Alla luce di tali parole dell'Apostolo, non smettete di impegnarvi con il ‘consiglio, la persuasione, l'esempio, ma anche con l'autorità e la sacra potestà’ (LG, n. 27) per far progredire nella santità e nella verità il gregge a voi affidato”.

 
Il vescovo – ha proseguito il Papa - deve essere un "uomo di Dio", perché non si possono servire gli uomini senza essere prima "servi di Dio". Il suo primo impegno spirituale è quello di progredire nella perfezione evangelica per acquisire di fronte agli uomini “quell'indispensabile autorevolezza morale e quella prudente saggezza che si richiede a chi è posto a capo della famiglia di Dio”:

 
“Tale autorevolezza è oggi quanto mai necessaria. Il vostro ministero sarà pastoralmente fruttuoso soltanto se poggerà sulla vostra santità di vita: l'autorevolezza del Vescovo - afferma la Pastores gregis - nasce dalla testimonianza, senza la quale difficilmente i fedeli potranno scorgere nel Vescovo la presenza operante di Cristo nella sua Chiesa (cfr n. 43)”.

 
Benedetto XVI esorta quindi i vescovi ad avere cura dei sacerdoti e ad essere loro vicini:

 
“Cercate di promuovere una vera fraternità sacerdotale che contribuisca a vincere l'isolamento e la solitudine, favorendo il sostegno vicendevole. E’ importante che tutti i sacerdoti avvertano la paterna vicinanza e l'amicizia del Vescovo”.

 
Infine, l’appello ad essere “animatori e guide dei giovani” che spesso si scoprono “affascinati dal Vangelo”:

 
“Non mancate di proporre ai ragazzi e ai giovani la scelta di una donazione piena a Cristo nella vita sacerdotale e religiosa. Sensibilizzate le famiglie, le parrocchie, gli istituti educativi, perché aiutino le nuove generazioni a cercare e a scoprire il progetto di Dio sulla loro vita”.







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