Il primo cattolico della Mongolia entra in seminario
Si chiama Enkh-Baatar ed è un giovane laureato di 21 anni il primo cattolico della
Mongolia a entrare in seminario per diventare sacerdote. Originario della capitale
Ulaanbaatar e da poco laureato in biochimica presso l’Università Internazionale della
Mongolia, Joseph, questo il suo nome di battesimo, è partito il 28 agosto per andare
a studiare al seminario della diocesi coreana di Daejeon. “Avrei voluto entrare in
seminario già dopo la maturità, ma la mia famiglia e anche il vescovo, mi hanno suggerito
di andare prima all’università”, racconta all’agenzia Ucan. Dopo la laurea è giunto
finalmente il via libera di mons. Wenceslao Padilla, Superiore della Prefettura Apostolica
di Ulaanbaatar. Sempre all’Ucan, il vescovo di origini filippine ha spiegato in un'intervista
che la priorità della Chiesa locale in questo momento non è tanto la promozione delle
vocazioni, quanto piuttosto il consolidamento della fede dei nuovi battezzati. La
Chiesa in Mongolia, Paese di tradizione buddista con qualche centinaio di cattolici,
è infatti molto giovane: la sua presenza risale all’agosto 1992, quando, venne aperta
la Missione di Ulan Bator, affidata ai Missionari di Scheut e, elevata nel 2002 a
Prefettura Apostolica di Ulaanbaatar. L’opera di apostolato delle diverse Congregazioni
religiose presenti nel Paese, apprezzata anche dalle autorità locali, sta dando i
suoi frutti, come indica la crescita costante dei convertiti al cattolicesimo e l’interesse
manifestato da un numero crescente di giovani fedeli per il sacerdozio e la vita consacrata.
Ma appunto, ad interessare la Chiesa locale non è tanto la crescita quantitativa,
quanto la qualità e maturità della fede dei cattolici mongoli. Questo - ha puntualizzato
mons. Padilla - non esclude a priori che le vocazioni vadano incoraggiate, tenendo
però ben presenti le esigenze locali. La Santa Sede e la Mongolia intrattengono relazioni
diplomatiche dal 4 aprile del 1992. Dalla fine del regime comunista, i rapporti con
le autorità sono complessivamente buoni. (L.Z.)