2008-09-20 15:21:36

Non abbiate paura e non scoraggiatevi nel vostro "lavoro pastorale difficile e complesso": cosi Benedetto XVI ai nuovi vescovi


Guardare a San Paolo, “maestro delle genti”, nel “lavoro pastorale difficile e complesso” in un ambiente “di fronte al quale le armi della predicazione possono apparire prive della forza necessaria”. Sono le raccomandazioni del Papa ai vescovi di recente nomina, ricevuti nella sala degli Svizzeri a Castelgandolfo. I presuli, proprio oggi, concludono il corso di aggiornamento promosso dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli. Il servizio di Benedetta Capelli:RealAudioMP3

E’ a San Paolo al “grande Apostolo delle Genti”, al “banditore di Gesù Cristo” a cui i vescovi, dice il Papa, devono riferirsi soprattutto nel corso dell’odierno Anno Paolino che la Chiesa celebra con “l’intento di approfondire la conoscenza dello spirito missionario e della personalità carismatica di San Paolo”. “Egli è il nostro maestro – aggiunge Benedetto XVI - e da lui dobbiamo imparare a guardare con simpatia i popoli ai quali siamo inviati”

Da lui dobbiamo anche imparare a cercare in Cristo la luce e la grazia per annunciare oggi la Buona Novella; al suo esempio dobbiamo rifarci per essere instancabili nel percorrere i sentieri umani e geografici del mondo odierno, portando il Cristo a quelli che Gli hanno già aperto il cuore e a quelli che non Lo hanno ancora conosciuto.

Un lavoro pastorale “molto vasto ed estremamente difficile e complesso” a volte, osserva il Papa, compiuto in diocesi “estese e non di rado prive di vie e di mezzi di comunicazione”, ma c’è un pericolo che più di ogni altro incombe:

Sulle vostre società, come altrove, si abbatte con sempre maggiore violenza il vento della scristianizzazione, dell’indifferentismo religioso, della secolarizzazione e della relativizzazione dei valori. Ciò crea un ambiente di fronte al quale le armi della predicazione possono apparire, come nel caso di Paolo ad Atene, prive della forza necessaria.

Se “in molte regioni i cattolici sono una minoranza a volte anche esigua”, ciò - fa notare il Santo Padre - impegna i vescovi a confrontarsi “con altre religioni ben più forti e non sempre accoglienti” nei loro confronti, chiamati anche a difendere i loro fedeli “di fronte alla persecuzione e ad attacchi violenti”. A loro Benedetto XVI si rivolge esortandoli a non avere paura, a non scoraggiarsi ma li invita a lasciarsi ispirare da San Paolo “che dovette soffrire molto per le stesse cause”. Una sofferenza che fa parte della Croce che i cristiani portano ogni giorno perché “l’evangelizzazione e il suo successo” passano attraverso di essa e attraverso la stessa sofferenza.







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