2008-09-19 16:10:00

Missioni Cattoliche italiane: concluso il convegno di Lione


“Monitorare il territorio individuando le nuove povertà e le nuove configurazioni dell’entità ‘italiana’” e offrire programmi formativi “educandoci alla solidarietà, alla pace, al dialogo interculturale coinvolgendo le diverse categorie di persone”. Sono alcune delle raccomandazioni e delle iniziative “possibili” individuate dai partecipanti al seminario promosso dalle Missioni Cattoliche Italiane in Europa – in collaborazione con la Fondazione Migrantes, l’Inas e le Acli - e conclusosi questa mattina a Lione, in Francia, sul tema “Quale persona? Nella diversità percorsi di condivisione e solidarietà”. In questi giorni – si legge in un documento ripreso dall'agenzia Sir - “abbiamo compreso l’importanza del ruolo che abbiamo svolto nella storia dell’immigrazione italiana in Europa sul versante dell’accoglienza, del servizio, della partecipazione attiva, dell’annuncio del Vangelo; abbiamo constatato che le nostre realtà hanno una attualità ancora forte, che va difesa, rafforzata e ri-orientata, in un contesto che cambia in maniera vorticosa e non sempre lineare”. I promotori dell’iniziativa si dicono “consapevoli che la crisi del welfare State ci impegna a realizzare una rete con il coinvolgimento attivo del mondo del privato sociale (volontariato, terzo settore) in rapporto alle istituzioni locali, secondo i principi di sussidiarietà”. Una rete che deve essere “aperta a tutti, a servizio prima di tutto delle persone, privilegiando l’aiuto e il sostegno delle ‘povertà’ vecchie e nuove, al fine di integrare e ricentrare strumenti, risorse umane”. Tra le proposte il “ripensare a nuove forme di partecipazione nei tessuti sociali, civili e religiosi; rilanciare un’azione di tutela dei diritti delle persone; ripensare modalità e strumenti di informazione; lavorare per aprire un confronto forte con le persone in immigrazione della II e III generazione. (R.P.)







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