In Israele è Tzipi Livni il nuovo leader del partito Kadima
Un nuovo governo per Israele, da varare ''il più presto possibile''. Questa l’intenzione
della leader di Kadima, l’attuale ministro degli Esteri Tzipi Livni, vincitrice delle
primarie del partito tenutesi ieri. Un’affermazione di misura la sua, sull’ex capo
di Stato maggiore, Shaul Mofaz – soli 400 voti di differenza - che porterà comunque
la Livni a prendere il posto del dimissionario Ehud Olmert, coinvolto in uno scandalo
finanziario. Il risultato uscito dalle urne renderà però ora più difficile la formazione
del nuovo governo. Salvatore Sabatino ha raccolto il commento di Giorgio
Bernardelli, esperto di politica mediorientale:
R. – Ci si
aspettava una vittoria molto più netta per Tzipi Livni; adesso bisognerà
capire cosa succederà all’interno del partito Kadima, nel senso che Mofaz ha riconosciuto,
sì, la vittoria, ma la signora Livni dovrà comunque fare i conti con lui, adesso. D.
– Si può parlare di una sorta di continuità tra la politica della signora Livni e
quella del suo predecessore, Olmert? R. – Certamente! Tzipi
Livni è ministro degli Esteri in carica del governo Olmert. Anche se tra i due c’è
sempre stata rivalità, soprattutto sul piano del negoziato di pace è una scelta di
continuità.
D. – Proprio sul fronte dei negoziati israelo-palestinesi,
che influenza avrà questa elezione? R. – Credo che tenga aperta
la porta al negoziato. Mofaz avrebbe avuto una posizione molto più dura, molto più
di chiusura e la Livni continuerà a negoziare, però l’accordo non è oggi a portata
di mano. D. – La stampa israeliana, questa mattina, annunciando
la sua vittoria, accosta Tzipi Livni a Golda Meir, la donna premier che governò il
Paese tra il 1969 ed il 1974: due donne forti, determinate. Ma chi è Tzipi Livni?
Ci puoi tracciare un profilo? R. – Intanto, è una personalità
giovane della politica israeliana: ha 50 anni. Però, è un personaggio che viene da
una famiglia che ha avuto una storia importante all’interno di Israele. I genitori
di Tzipi Livni erano due personalità molto in vista nello schieramento della destra
israeliana, gli antesignani di quello che oggi è il Likud. Tzipi Livni è un avvocato
che ha avuto una buona popolarità in Israele al suo ingresso in politica e tuttora
viene data come il personaggio di Kadima più popolare all’interno dell’elettorato
israeliano.
Yemen-attentato All’indomani dell’attentato davanti
all’ambasciata statunitense costato la vita a 16 persone, nello Yemen è ancora stato
di allerta. Le autorità hanno arrestato 25 presunti militanti di Al Qaeda che avrebbero
realizzato l’attacco, rivendicato ieri da un gruppo che si definisce “Jihad islamica
nello Yemen”. Le Nazioni Unite hanno condannato l’atto terroristico “nei termini più
forti”.
Iraq-cronaca Cresce il numero delle vittime americane in
Iraq. Sette soldati USA sono rimasti uccisi nello schianto del loro elicottero a 100
km da Bassora. L’esercito statunitense ha aperto un’inchiesta sull’incidente. Si tratta
del peggiore incidente occorso in Iraq dall'agosto dell'anno scorso quando precipitò,
nel nord del Paese, un BlackHawk da trasporto e morirono quattordici soldati.
Afghanistan-cronaca Perdite
anche in Afghanistan. Un soldato della NATO è morto nel corso di uno scontro a fuoco
con militanti islamici nell’est del Paese asiatico. Non si conosce la nazionalità
del militare.
Pakistan-politica Agitazione in Pakistan dove gli avvocati
hanno annunciato l’astensione da qualsiasi udienza in segno di protesta contro il
mancato reintegro dei giudici della Corte suprema da parte del governo. Sale intanto
la tensione con gli Stati Uniti: il ministero degli Esteri pakistano ha affermato
di non essere stato informato dagli americani dei loro attacchi di ieri e dei voli
effettuati stamattina nel Paese. Ha ribadito poi che tutti dovrebbero rispettare la
sovranità altrui. Infine sono stati liberati circa 300 bambini, presi in ostaggio
dai talebani in una scuola governativa del distretto di Nord Dir, nella parte occidentale
del Pakistan.
Georgia-NATO-USA L’OSCE, l’Organizzazione per la sicurezza
e la cooperazione in Europa, ha rinunciato per il momento a inviare in Georgia altri
osservatori. Intanto è previsto per oggi l’incontro di due giorni a Londra tra i ministri
della Difesa dei Paesi della NATO. Al centro del colloquio i futuri sviluppi dell’Alleanza
Atlantica dopo il conflitto russo-georgiano; in primo piano i meccanismi di difesa
in caso di attacco a uno dei Paesi alleati. La riunione è stata preceduta da pesanti
dichiarazioni di Mosca che ha accusato la NATO di portare avanti “un clima di guerra
fredda” all’interno dell’Alleanza Atlantica. Sempre oggi è atteso un discorso al Senato
del segretario di Stato americano, Condoleeza Rice, sulle relazioni con la Russia
e le conseguenze della crisi in Georgia. Secondo alcune fonti, gli USA starebbero
pensando a nuove sanzioni nei confronti di Mosca.
Ucraina-politica Incertezza
politica in Ucraina dopo che la premier Iulia Timoshenko ha detto che non si dimetterà.
La crisi si era aperta due giorni fa con l’annuncio in Parlamento della fine della
coalizione arancione cui era seguita l'apertura delle consultazioni per la formazione
di un nuovo governo. Ieri il premier ha accusato il presidente Viktor Iushenko di
aver peggiorato i rapporti con Mosca in modo deliberato ed ha affermato che il suo
blocco politico è pronto per il voto anticipato “ anche se – ha detto – non porterà
alla stabilità nel Paese”.
Cipro-riunificazione Alla presenza di
osservatori ONU, a Nicosia, sono ripresi i colloqui tra il presidente greco-cipriota
Dimitris Christofias ed il leader turco-cipriota Mehmet Ali Talat. Al centro di questo
secondo incontro c’è la riunificazione di Cipro, divisa dal 1974 dopo l'intervento
militare turco nella zona nord dell'isola.
Alitalia-crisi Conto alla
rovescia per il destino di Alitalia. E’ attesa per il pomeriggio la risposta delle
nove sigle sindacali al piano della Compagnia aerea italiana. Il presidente di CAI,
Colaninno, ha già annunciato che senza un consenso condiviso l’offerta verrà ritirata,
a quel punto per Alitalia si prospetta il fallimento. Intanto i sindacati sembrano
divisi: Cgil, ANPAC, Unione Piloti, ANPAV, AVIA e SDL hanno messo a punto una contro-proposta
che sarà presentata oggi al governo.
Somalia-pirati In Somalia sono
salite a due le imbarcazioni sequestrate negli ultimi giorni. Ieri i pirati avevano
attaccato una barca greca, con a bordo un equipaggio di 25 filippini, a circa 200
miglia a largo di Mogadiscio. Non ci sono dettagli invece sull’altro natante bloccato
nell’Oceano Indiano. Sgominato un altro attacco ad una nave greca, battente bandiera
liberiana, che fortunatamente è stato respinto. Da gennaio sono 55 le navi attaccate,
almeno 11 imbarcazioni sarebbero ancora sotto sequestro.
Cina-scandalo latte E’
salito a 4 il numero dei bambini morti a causa del latte contaminato in Cina. L’ultimo
decesso è avvenuto nella provincia dello Xinjiang. Nell’intero Paese i bimbi intossicati
dal latte alterato dalla presenza di melamina, sostanza tossica usata per la produzione
di plastiche, sono oltre 6 mila. Le autorità stanno effettuando controlli, al momento
sono 18 le persone arrestate. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 262 E'
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Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
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