Ad Haiti e Cuba gli uragani mettono in ginocchio popolazione ed economia
A tre settimane dal passaggio dell’uragano Gustav che ha colpito Haiti, le equipe
di Medici Senza Frontiere (MSF) continuano ad assistere la popolazione. Mentre l’acqua
si sta ritirando nella città di Gonaives, la più colpita, alcune aree restano ancora
inaccessibili. MSF sta rafforzando il team per le cliniche mobili, e ha installato
diversi punti per la distribuzione dell'acqua a Gonaives: ogni giorno sono distribuiti
un totale di 150mila litri di acqua. Nella parte nord di Haiti, dove è difficile avere
accesso a causa dei danni provocati dalle inondazioni, MSF ha consegnato farmaci ai
dispensari e ai centri di salute di Anse Rouge, Bombardopolis, Mole Saint Nicolas,
Jean Rabel e Tortue Island. E alla grave emergenza umanitaria causata dall’uragano,
si somma la crisi economica: “Le tempeste sono arrivate nel periodo dei raccolti –
ha dichiarato Joanas Gué, neo-ministro haitiano dell’Agricoltura – abbiamo perso tutti
i fagioli coltivati in montagna, i platani del sud est e gran parte del mais”. “E
non solo – ha continuato - fonti ufficiali stimano per il momento, al ribasso, le
perdite economiche in 180 milioni di dollari, oltre 400 i morti e più di un milione
gli alluvionati”. Anche Cuba è stata messa in ginocchio dal passaggio di Gustav e
dell’altro uragano, Ike. I danni causati ammontano ad almeno cinque miliardi di dollari
con 444.000 case danneggiate e oltre 63.000 totalmente distrutte. Inoltre sono state
devastate le piantagioni di platano, di zucchero e di agrumi. Ma non mancano gli episodi
di solidarietà: all’indomani del disastro la Conferenza episcopale cubana ha reso
noto un messaggio, firmato dall’arcivescovo di Santiago di Cuba, mons. Dionisio Guillermo
Garcìa Ibànez, in cui ringrazia tutte le persone di buona volontà che hanno dato
esempio di generosità accogliendo gli sfollati e inviando aiuti. (V.V.)