UNESCO: Medio Oriente a rischio di nuovi conflitti per la carenza di acqua
La carenza di risorse idriche potrebbe ben presto diventare la causa di nuovi e drammatici
conflitti tra gli Stati del Medio Oriente. E’ questo l’allarme lanciato dal volume
“Water and Peace for the People”, di Jon Martin Trondalen, presentato presso la sede
parigina dell’Unesco. L’autore, docente di geografia delle risorse e con un’esperienza
pluriennale in Medio Oriente come mediatore nei negoziati sui conflitti idrici, spiega
infatti nel suo libro come “il bisogno di acqua cresce in proporzione all’aumento
della popolazione e allo sviluppo economico”. “Gli scienziati – ha aggiunto Trondalen
- prevedono che il Medio Oriente potrebbe essere la prima regione del mondo a trovarsi
di fronte ad una drastica diminuzione delle risorse idriche. La situazione è già preoccupante,
soprattutto a causa dell’aumento del tasso di salinità nei principali corsi d’acqua,
e buona parte della popolazione delle grandi città della zona manca di una fornitura
adeguata di acqua potabile”. Come riportato dall’agenzia Sir, lo studio - che prende
in esame “i conflitti tra Israele e gli stati confinanti (Siria, Libia e Palestina),
oltre a situazioni analoghe che coinvolgono Turchia, Siria e Iraq per quanto riguarda
la condivisione delle acque del Tigri e dell’Eufrate - verrà successivamente pubblicato
anche in arabo e in ebraico”. (D.B.)