2008-09-17 16:07:49

Terra Santa: la celebrazione a Gerusalemme della festa della Esaltazione della Santa Croce


“La croce sembra essere una totale assurdità, un ‘suicidio della ragione’ secondo l’espressione del filosofo Nietzsche. È questa croce, tuttavia, che sfoggiamo, che esaltiamo perché è il fondamento della nostra fede”: è quanto ha detto fra Artemio Vitores vicario custodiale di Terra Santa che ha presieduto domenica a Geruralemme sull’altare del Calvario al Santo Sepolcro, la Messa per la festa dell’esaltazione della Santa Croce. Suggestiva la liturgia nella cappella, dove recentemente sono stati realizzati dei lavori. Gli interventi hanno interessato l’impianto di illuminazione: “Sono stati commissionati da fra Michele Piccirillo, della Commissione custodiale di arte sacra, il quale si era reso conto che il mosaico della cappella si deteriorava qua e là sotto l’effetto del calore emesso da due delle lampade – spiega Giuseppe Bellucci, direttore dell’impresa alla quale sono stati affidati i lavori – tutta l’illuminazione è stata rivista. Abbiamo istallato delle lampade che, oltre alla peculiarità di un consumo elettrico molto basso, hanno il vantaggio di non rilasciare calore. Tutto l’impianto di illuminazione, inoltre è stato pensato per valorizzare l’architettura stessa del luogo”. Oggi la cappella del Calvario, interamente illuminata, presenta un aspetto nuovo. I mosaici che ne ornano le volte possono essere ammirati sotto una luce diffusa in modo uniforme. Come Guardiani dei Luoghi Santi, i francescani hanno una triplice missione: la preghiera, l’animazione spirituale e la manutenzione. È questa tutela del patrimonio che li ha spinti quest’anno ad iniziare i lavori nella cappella del Calvario. Il Santo Sepolcro è simile ad un condominio costituito di spazi comuni e di spazi privati; ma se tutti i lavori, le sistemazioni, e, persino i tempi di pulizia nei luoghi comuni - nonché, naturalmente, i loro usi - sono strettamente codificati, i luoghi privati, i loro usi e la loro manutenzione sono lasciati alla discrezione dei proprietari. Per questo i francescani hanno potuto avviare gli interventi all’impianto di illuminazione nella cappella del Calvario. Sotto l’effetto delle nuove luci i fedeli hanno preso parte anche al rito dell’adorazione della Croce riconosciuta come mezzo attraverso il quale al genere umano è giunta la salvezza. Nella sua omelia, fra Artemio Vítores ha ricordato le origini della festa, dell’esaltazione della Santa Croce ricordando il 14 settembre 335, quando ebbe luogo la dedicazione della basilica costantiniana della Risurrezione. Una festa che, nella Chiesa primitiva ancora impregnata di cultura ebraica, si iscriveva nel solco spirituale della festa di Sukhot (“festa delle capanne” o dei Tabernacoli, spesso chiamata “Festa delle Tende”). (T.C.)







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