2008-09-16 08:18:39

Vertice in Cile: solidarietà degli Stati sudamericani ad Evo Morales


Il primo vertice dell'Unione delle nazioni del Sudamerica (UNASUR) ha chiuso brillantemente le sue oltre dieci ore di lavoro, ieri a Santiago del Cile, sotto la presidenza di Michelle Bachelet. Al centro della riunione la delicata e complessa situazione interna della Bolivia nonché la crisi nei suoi rapporti politici e diplomatici con gli Stati Uniti. Il servizio di Luis Badilla:RealAudioMP3
 
Un forte e convinto sostegno al presidente boliviano Evo Morales è stato espresso dai nove governanti, presenti al vertice, nella “Dichiarazione de La Moneda”, condizionando però questa solidarietà alla ripresa del dialogo con l'opposizione boliviana e alla sospensione delle azioni violente da parte di tutti. Il documento “condanna e respinge qualsiasi tentativo di golpe civile o rottura istituzionale assicurando che non sarà mai riconosciuta un’autorità che sorgesse da simili iniziative”. I governanti hanno inoltre chiesto al presidente del Cile di presiedere una missione che si recherà nei prossimi giorni in Bolivia per portare avanti il dialogo con le autorità ma anche con i leader delle cinque regioni che più si oppongono alle politiche del governo di Morales. I presidenti di Cile, Argentina, Brasile, Ecuador, Colombia, Venezuela e Paraguay, insieme con il segretario generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (OSA), il ministro degli affari esteri del Perù in assenza del presidente Alan Garcìa e i rappresentanti del Suriname e della Guayana, nell’esprimere solidarietà al governo de La Paz hanno cercato anzitutto di scongiurare una nuova ondata di golpe militari. Hanno dunque inteso difendere in particolare la democrazia, le libertà costituzionali e civili. I partecipanti all’UNASUR non hanno mancato di segnalare nei loro interventi e nel documento finale che in Bolivia, oggi più che mai, occorre responsabilità da parte di tutti e quindi ricerca del dialogo sincero e del maggiore consenso possibile per le riforme che riguardano l'intera società. Intanto, da la Paz, in queste ore, arrivano buone notizie: il vice presidente della Repubblica Garcìa Lineras conferma di aver ripreso il dialogo con alcuni dei governatori dei dipartimenti cosiddetti "ribelli" della regione orientale e che più contestano, anche con minacce separatiste, le politiche del governo di Evo Morales.  







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