2008-09-15 13:38:52

Padre Lombardi: un bilancio molto positivo. Il viaggio ha raggiunto pienamente i suoi scopi


Per un bilancio sul viaggio del Papa in Francia ascoltiamo il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, al microfono di Sergio Centofanti.RealAudioMP3
 
R. – Certamente è un bilancio molto positivo. Mi pare che questo viaggio in Francia si inserisca nella serie dei viaggi di quest’anno, a partire da quelli negli Stati Uniti e in Australia, in cui abbiamo notato una grande accoglienza, un’accoglienza molto disponibile, aperta, senza pregiudizi, in cui il Papa ha potuto dare il suo messaggio con serenità, sia per la Chiesa sia per la società. Quindi, certamente, anche gli echi molto positivi che si sono sentiti qui in Francia e dappertutto confermano che il viaggio ha raggiunto pienamente i suoi scopi.

 
D. – Si può dire, in un certo modo, che la Francia, almeno come appariva ad alcuni, è cambiata?

 
R. – Certamente questo tema della laicità e della laicità positiva, che è stato un po’ il segno sotto cui la visita si è aperta con l’incontro all’Eliseo, è sembrato ad alcuni piuttosto nuovo e dice di un clima di serenità, di costruttività, di capacità di dialogo per collaborare a dare, da parte delle diverse istituzioni – sia lo Stato, sia la Chiesa – il contributo migliore per il bene comune dei cittadini.

 
D. – Lourdes è stata la tappa culminante del viaggio...

 
R. – Sì, la tappa di Lourdes è stata la tappa culminante dal punto di vista spirituale, anche se certamente a Parigi, sia i Vespri a Notre-Dame, sia la grande Messa sull’Esplanade degli Invalides, erano stati di una qualità spirituale impressionante. Una grande partecipazione, una partecipazione attenta, che ha dato il senso che anche nella capitale la Chiesa è viva ed è portatrice di una testimonianza di fede del tutto profonda e genuina. Qui a Lourdes siamo alla sorgente della spiritualità e della spiritualità del popolo cristiano, con la sua caratteristica tenerezza mariana. Il Papa nelle sue omelie, nei suoi interventi, ha fatto una catechesi a partire dalle apparizioni. Io sono stato molto colpito da questo particolare: ha saputo mettere in rilievo il tema della luce, che è caratteristico dell’apparizione della Madonna nella grotta; il tema del costruire la Chiesa, che la Madonna ha chiesto nel corso delle sue apparizioni; il tema dell’orientamento cristologico e teocentrico delle apparizioni di Maria, che pregava insieme a Bernardette al momento del Gloria Patri. E poi, molto bello, questa mattina il tema del sorriso di Maria, che accoglie e che diffonde la gioia e la serenità anche nella vita di coloro che soffrono, nella vita di tutti coloro che si rivolgono al Signore, nella loro umiltà e nella loro povertà con fiducia. Mi pare che il tema del sorriso di Maria e della speranza sia stato il termine quasi naturale di questo viaggio, che indica il grande tesoro che la Chiesa ha di poter aiutare a trovare il senso della vita anche nelle situazioni più difficili.

 
D. – E che cosa dire dell’importante incontro con i vescovi francesi?

 
R. – Il Papa naturalmente ha incontrato la Chiesa francese attraverso i vescovi nella sua totalità e ha dato ad essa un messaggio. Ha dato in modo molto sereno un messaggio che ha precisato certi orientamenti. Del resto, questo è quanto si attende dal Papa come pastore universale, che dia una guida, un orientamento. Ha dato i suoi punti principali che riguardano i problemi della Chiesa nella società francese: la mancanza di vocazioni e di sacerdoti, le problematiche della famiglia, le problematiche del dialogo ecumenico ed interreligioso, le problematiche del dialogo con la società. Lo ha fatto con una grande serenità e costruttività. Quindi, quelli che parlavano di una situazione della Chiesa francese in difficoltà certamente trovano da parte del Papa una fiducia, un’iniezione di fiducia, perché quando ci si ricollega alle sorgenti della spiritualità cristiana, della fede, si possono affrontare anche delle situazioni difficili, guardando in avanti con la convinzione di dare un contributo positivo. Del resto, anche il grande discorso sulla cultura, quello fatto al Collége des Bernardins, ha dato molto chiaramente la sensazione che il discorso sulle radici cristiane, su cui i Papi hanno tanto insistito, non è un discorso di slogan, ma è un discorso che ha dei contenuti ricchi e precisi. Il Papa ha fatto vedere molto bene come proprio a partire dalla ricerca di Dio, a partire da una vita religiosa, si sviluppino tante dimensioni della cultura, quella delle lettere, delle arti, della musica, della interpretazione dei testi, della operosità, della laboriosità pratica, che sono dimensioni assolutamente fondamentali della nostra cultura europea. Quindi, la Chiesa, la sede cristiana, si sente presente nell’intimo della nostra cultura e desidera continuare ad esserlo anche in futuro.







All the contents on this site are copyrighted ©.