2008-09-14 15:44:46

Termina a Roma il seminario dell'Università della Santa Croce sull'informazione vaticana


La Chiesa deve avere più voce e più coraggio nell'esprimesrsi: lo ha affermato venerdì scorso mons. Anthony Frontiero, del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, al Seminario Professionale per giornalisti, dal titolo: “The Church Up Close: Informare sulla Chiesa nell'epoca di Benedetto XVI”. Il corso, organizzato dalla Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce (PUSC) di Roma, si conclude oggi e ha visto la partecipazione di circa 50 giornalisti di tutto il mondo. Nel suo intervento sulla Dottrina Sociale della Chiesa - rende noto l'agenzia Zenit - mons. Frontiero ha ribadito che l'amore cristiano è alla base del comportamento del credente, il quale deve riconoscere l'esistenza di un “destino comune” a tutti gli uomini e la necessità di un'accettazione congiunta della responsabilità. Mons. Frontiero ha quindi definito la dottrina sociale della Chiesa “espressione di speranza, rinnovamento sociale e carità”. Quanto all'atteggiamento con cui viene recepito l'insegnamento della Chiesa, il sacerdote ha spiegato che anche se non c’è ovunque una visione comune su quanto riguarda la legge naturale, si riscontrano sempre ascolto e rispetto. La Chiesa, ha commentato, è “un'esperta di umanità”, e questo ruolo le viene riconosciuto a livello internazionale. Perché le sue idee siano più conosciute, tuttavia, c'è bisogno di “più voce e anche più coraggio”. Solo in questo modo, ha sottolineato, il messaggio di giustizia, che la Chiesa si impegna a diffondere, potrà realmente raggiungere tutta l'umanità. (S.G.)







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