Si chiudono oggi in Costa d'Avorio le Giornate del perdono e della riconciliazione
“Fasciare le piaghe dei cuori feriti e divisi, lavare ogni rancore e insegnare nuovamente
a vivere insieme come fratelli e sorelle”. Si sono poste un obiettivo ambizioso le
“Giornate di perdono, pentimento e riconciliazione”, avviate in Costa d’Avorio dai
vescovi cattolici il 26 agosto scorso e giunte oggi agli ultimi appuntamenti. Intenso
il programma: celebrazioni Eucaristiche, veglie di preghiera ecumeniche in tutte le
parrocchie del Paese e un incontro tra il clero cattolico e i capi militari ivoriani
un tempo antagonisti. Ai termini dell’accordo di pace firmato il 4 marzo 2007 a Ouagadougou
dal presidente Laurent Gbagbo e dai capi ribelli delle Forze Nuove, la riunificazione
del Paese sarà raggiunta mediante il disarmo e la smobilitazione delle truppe, mentre
un governo di riconciliazione nazionale dovrà condurre gli ivoriani alle elezioni,
in programma il prossimo 30 novembre. Mediatrice tra le parti la Comunità di Sant’Egidio.
Ad organizzare e coordinare i diversi appuntamenti delle “Giornate” è stato un apposito
Comitato presieduto da mons. Marie-Daniel Dadiet, arcivescovo di Korhogo, città settentrionale
appartenente all’area del Paese controllata dagli ex ribelli. (S.G.)