Richiamo alla responsabilità e lotta al consumismo: le sfide ecumeniche della salvaguardia
del Creato
Una “Nuova sobrietà per abitare la Terra”: è questo il tema della III Giornata per
la salvaguardia del creato, celebrata ieri a Napoli e promossa dalla Conferenza episcopale
italiana attraverso le Commissioni per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia
e la pace, e per l’ecumenismo e il dialogo. Grazie alla collaborazione della Federazione
delle Chiese evangeliche in Italia e del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli –
informa Avvenire – l’evento ha avuto un respiro internazionale. Suggestivo lo scenario
– l’antica Villa Pignatelli, ora museo – dove ieri sono intervenuti, tra gli altri,
mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Commissione
episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, Laura Cason, della Federazione delle Chiese
evangeliche d’Italia e l’arcivescovo Gennadios Tsambikos Zervos, metropolita ortodosso
d’Italia ed esarca dell’Europa meridionale. Ad aprire l’incontro, mons. Arrigo Miglio,
vescovo d’Ivrea e presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e
il lavoro, la giustizia e la pace. Il presule ha sottolineato come nelle nostre comunità
vi sia una carenza non solo di tipo pratico, come possono essere le conseguenze dell’inquinamento,
ma più profonda, laddove occorre recuperare “la pazienza di educare, il coraggio di
chiamare le cose per nome; il coraggio per aiutare a costruire l’uomo, come vero cultore
della vera bellezza del creato”. Occorre rinunciare al consumismo “che ci sta consumando
dentro e fuori, ha aggiunto mons. Paglia. “Per questo - ha detto - le Chiese cristiane
stanno chiamando ad una grande responsabilità perché il problema è innanzitutto spirituale”.
Questa è “nuova sobrietà per abitare la Terra – ha fatto eco l’arcivescovo Zervos
– la sobrietà dell’umiltà, trovandoci senza superbia davanti a qualcosa che è più
grande di noi”. (S.G.)