2008-09-14 12:15:39

Padre Lombardi: il Papa porta alla Francia un messaggio di libertà e di fiducia


Sul viaggio pastorale del Papa in Francia e in particolare sulla tappa a Lourdes ascoltiamo il commento del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, raggiunto telefonicamente da Sergio Centofanti:RealAudioMP3


R. – Lourdes è la tappa fondamentale di questo viaggio, e in fondo è l’occasione di questo viaggio. Un momento di grande spiritualità è già iniziato ieri sera con la prima parte del Cammino del Giubileo e la processione “aux flambeaux”, e questa mattina con questa Messa sulla tematica della Croce, perché è la festa dell’Esaltazione della Croce. Quindi, tutti i temi della preghiera, dell’invito mariano a venire qui per pregare e convertirsi, dell’invito mariano a contemplare anche il dono di Dio che è il Figlio di Dio incarnato per noi e morto sulla Croce, stanno trovando il loro cuore nelle parole del Papa. E’ quindi un momento di grande spiritualità. Vediamo il Papa che prega, non solo il Papa che insegna o che parla dei problemi della società di oggi, ma che svolge proprio la sua funzione, anche, di Pontefice, di sacerdote per tutta la Chiesa. Il popolo che è venuto qui, a Lourdes, è abituato a pregare: è un popolo di pellegrini, un popolo di persone che ama Maria e desidera pregare, cantare … Il fatto di avere il Papa con sé da una grande gioia a tutti e naturalmente fa anche ricordare i due grandi appuntamenti passati qui, a Lourdes, con Giovanni Paolo II: siamo in piena continuità con lo spirito mariano del Pontificato precedente, spirito che è anche vivissimo in Benedetto XVI che è stato già pellegrino a tanti santuari mariani e che ogni giorno recita il suo Rosario pellegrinando alla Grotta di Lourdes nel Vaticano.

 
D. – Si può già fare un primo bilancio di questo viaggio? Sorprende un po’ l’accoglienza della Francia laica – così hanno titolato anche alcuni giornali d’Oltralpe …

 
R. – Sì … ci sono persone che commentano anche con stupore o con ammirazione questa accoglienza. Io direi che tutte le persone intelligenti e disponibili sono pronte ad ascoltare il messaggio che viene loro rivolto: lo abbiamo visto già con grande gioia in America, lo abbiamo visto in Australia, lo vediamo anche qui, in Francia. Le persone di buona volontà, le persone aperte che non sono dominate dal pregiudizio, ascoltano volentieri il messaggio positivo che viene loro rivolto. Papa Benedetto XVI lo rivolge, poi, con grande gentilezza, con grande discrezione e con grande profondità e serietà. Ecco, non mi stupisce, non ci deve stupire che quello che egli dice sia percepito come un messaggio positivo di cui il mondo e la società oggi ha bisogno, perché è in cerca di punti di orientamento e di contributi che siano veramente intesi al bene della nostra società, della persona umana che cerca anche speranza, cerca valori su cui costruire il suo futuro. Quindi, noi che conosciamo anche la grande storia della cultura francese, della cultura francese cristiana, non ci stupiamo che in questo Paese il Papa venga accolto e venga capito per la profondità del suo messaggio.

 
D. – Qual è il messaggio che il Papa sta affidando alla Chiesa in Francia e ai francesi?

 
R. – E’ sostanzialmente un messaggio di speranza, è un messaggio di riscoperta dei punti essenziali della nostra fede come fiducia di essere amati da Dio, di trovare – grazie a questo amore di Dio – anche la via della vera libertà, della responsabilità, della gioia di vivere e di costruire il nostro tempo. Quindi, un messaggio di fiducia e – vorrei dire anche proprio di libertà: è una parola molto bella che c’è nell’omelia di questa mattina da parte del Papa: che Maria e Bernardette che si mettono a disposizione del Signore trovano in questo la via per la loro piena realizzazione della loro vocazione … E quindi, il fatto di mettersi a disposizione di Dio non è perdere la propria libertà ma trovarla. Credo che questo sia un messaggio molto positivo: qui ci sono tanti giovani che sono raccolti, in questa Messa del Papa, intorno alla Croce della Giornata mondiale della gioventù. Continua il discorso di fiducia per il futuro che il Papa ha dato ai giovani di Sydney, e che continua a dare anche a tutte le nuove generazioni di questa umanità in ricerca.

 
E a testimoniare il profondo interesse mostrato in questi giorni dalla Francia alla visita papale, la lunga intervista, andata in onda ieri in prima serata sul canale televisivo nazionale France 24 al cardinale Paul Poupard. Il porporato francese, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura per quasi un’ora ha risposto a domande sul cristianesimo, la vita della Chiesa da Giovanni XXIII a Benedetto XVI, la società di oggi, il ruolo della cultura cattolica ed il dialogo interreligioso.







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