2008-09-13 15:00:21

Lituania: a Šiluva si celebra il IV Centenario delle apparizioni della Vergine


La devozione mariana a Šiluva, in Lituania, risale agli inizi del cristianesimo in Lituania, che si fanno coincidere con il battesimo del Granduca Jogaila nel 1387. Meno di un secolo dopo, nel 1457 venne costruito un tempio alla Madonna e iniziarono i pellegrinaggi dei fedeli. Con la Riforma di Lutero, tuttavia, la chiesa di Šiluva subì molte peripezie e alla fine del ‘500 fu demolita. L’apparizione della Beata Vergine, di cui oggi e domani si celebra il IV centenario, alla presenza dell’Inviato Speciale del Santo Padre, il cardinale Joachim Meisner, arcivescovo di Köln, avvenne pochi anni più tardi. Era 1608, quando alcuni giovani pastori videro, nell’area dell’antico tempio demolito, una giovane, con un bambino in braccio, che piangeva tristemente. Al rettore del seminario calvinista, chiamato dai giovani, la donna spiegò: “Piango poiché la gente era solita adorare mio Figlio in questo luogo, ma ora essi arano e seminano”. Quindi la giovane scomparve. Si aprì un’indagine e seguirono eventi miracolosi che permisero alla Chiesa cattolica di verificare l’autenticità dell’apparizione e di rientrare in possesso del terreno per costruirvi una cappella, subito divenuta meta di pellegrinaggi. L’attuale chiesa fu costruita tra il 1760 e il 1773 in stile barocco tardivo, e Papa Paolo VI le conferì il titolo di “Basilica Minore” nel 1974. L’attuale cappella di Nostra Signora “Salus Infirmorum” venne edificata sulla roccia dell’apparizione agli inizi del XX secolo. Nelle cinque decadi di dominio sovietico, il Santuario contribuì significativamente alla conservazione della fede, nonostante i tentativi delle autorità di bloccare l’ingresso ai pellegrini e, oggi, a quattro secoli di distanza, la località lituana continua ad irradiare il messaggio dell’apparizione, un messaggio con un forte richiamo all’unità dei cristiani. Giovanni Paolo II vi si è recato nel 1993, mentre Benedetto XVI ha voluto benedire nel 2006 le due nuove corone d’oro per l’effigie miracolosa della Vergine e del Bambino. (S.G.)







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