Al via la 63.ma edizione della Sagra musicale umbra
Mancano poche ore al concerto inaugurale che questa sera, a Perugia, terrà a battesimo
la 63.ma edizione della Sagra musicale umbra, che ieri ha vissuto un’anteprima fra
le vie dell’antico centro di Spello. Si tratta di uno degli appuntamenti artisti e
musicali più importanti del panorama culturale italiano. Sotto la direzione del nuovo
direttore artistico, il maestro Alberto Batisti, la Sagra è dedicata quest’anno alla
figura e al tempo di Dante Alighieri. Fino al 26 settembre, ogni sera, Perugia e alcune
fra le più caratteristiche città dell’Umbria saranno teatro di raffinati concerti
e di eventi culturali ispirati alla “Divina Commedia” e all’epoca medioevale in senso
ampio. Il servizio di Alessandro De Carolis:
(musica)
Monumento
musicale, grandioso testamento spirituale in musica, o - più semplicemente - capolavoro.
In poco meno di duecento anni dalla sua prima assoluta, avvenuta a San Pietroburgo
il 7 aprile 1824, la Missa Solemnis di Ludwig van Beethoven ha coagulato attorno a
sé gli aggettivi migliori dei critici, che ravvisano nella partitura del grande compositore
tedesco i crismi di un’assoluta eccellenza musicale, declinata nelle cinque parti
che compongono l’Ordinario della Messa, dal Kyrie all’Agnus Dei. Fu la seconda Messa
scritta da Beethoven, ma la sola che egli stesso definì il suo “lavoro migliore”.
E proprio alla Missa Solemnis sarà la grande cornice artistica con la quale si aprirà
l’edizione 2008 della Sagra musicale umbra, giunta al suo 63.mo appuntamento e che
ieri ha vissuto un’anteprima tra le vie della cittadina di Spello dove, fra le antiche
mura del centro storico, è stata protagonista la spiritualità popolare espressa dai
canti devozionali umbri interpretati dalle Confraternite di Gubbio, Colfiorito
e Costacciaro. Tra gli stucchi e gli ori dello splendido Teatro Morlacchi di
Perugia invece sarà la bacchetta del maestro Gustav Kuhn a dirigere
stasera gli elementi dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, coadiuvati dall’Accademia
corale del Festival del Tirolo e dalle voci di importanti solisti. Un’esecuzione alla
quale il maestro Kuhn si avvicina, ci spiega, con grande rispetto:
Dal
cuore al cuore” disse Beethoven spiegando quest’opera. Io direi anche “dal sentimento
al sentimento”. E’ questa la cosa più importante di questa partitura. Ma per me forse
la cosa più importante è il senso di un’opera che non si rivolge solo all’intelletto,
pur tenendo sempre presente il grande rispetto che si deve a questa partitura che
- diciamo – è tra le più importanti per Beethoven. Tutto ciò è sempre presente quando
si dirige questo pezzo.
L’imponenza di questa opera
è ben presente anche in Benedetto XVI, del quale è nota la competenza e la passione
per la musica classica. Il 29 luglio 2005, poco prima della GMG tedesca, al Papa fu
dedicata un’esecuzione della Missa Solemnis nel Duomo di Colonia. Riferendosi a questa
partitura, Benedetto XVI l’ha definita “una toccante testimonianza sempre nuova di
una fede che cerca, che non si lascia sfuggire Dio e che attraverso la preghiera dei
secoli lo raggiunge nuovamente”. Un giudizio che anche il maestro Kuhn ribadisce dal
punto di vista artistico:
Secondo me, si capisce
benissimo perché Beethoven pensasse che questo fosse il pezzo sommo del suo lavoro:
perché è riuscito ad esprimere i sentimenti più importanti, ma anche i più complessi
dell’essere umano. E’ una partitura incredibile.