2008-09-13 14:55:20

Al via la 63.ma edizione della Sagra musicale umbra


Mancano poche ore al concerto inaugurale che questa sera, a Perugia, terrà a battesimo la 63.ma edizione della Sagra musicale umbra, che ieri ha vissuto un’anteprima fra le vie dell’antico centro di Spello. Si tratta di uno degli appuntamenti artisti e musicali più importanti del panorama culturale italiano. Sotto la direzione del nuovo direttore artistico, il maestro Alberto Batisti, la Sagra è dedicata quest’anno alla figura e al tempo di Dante Alighieri. Fino al 26 settembre, ogni sera, Perugia e alcune fra le più caratteristiche città dell’Umbria saranno teatro di raffinati concerti e di eventi culturali ispirati alla “Divina Commedia” e all’epoca medioevale in senso ampio. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

(musica)

 
Monumento musicale, grandioso testamento spirituale in musica, o - più semplicemente - capolavoro. In poco meno di duecento anni dalla sua prima assoluta, avvenuta a San Pietroburgo il 7 aprile 1824, la Missa Solemnis di Ludwig van Beethoven ha coagulato attorno a sé gli aggettivi migliori dei critici, che ravvisano nella partitura del grande compositore tedesco i crismi di un’assoluta eccellenza musicale, declinata nelle cinque parti che compongono l’Ordinario della Messa, dal Kyrie all’Agnus Dei. Fu la seconda Messa scritta da Beethoven, ma la sola che egli stesso definì il suo “lavoro migliore”. E proprio alla Missa Solemnis sarà la grande cornice artistica con la quale si aprirà l’edizione 2008 della Sagra musicale umbra, giunta al suo 63.mo appuntamento e che ieri ha vissuto un’anteprima tra le vie della cittadina di Spello dove, fra le antiche mura del centro storico, è stata protagonista la spiritualità popolare espressa dai canti devozionali umbri interpretati dalle Confraternite di Gubbio, Colfiorito e Costacciaro. Tra gli stucchi e gli ori dello splendido Teatro Morlacchi di Perugia invece sarà la bacchetta del maestro Gustav Kuhn a dirigere stasera gli elementi dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, coadiuvati dall’Accademia corale del Festival del Tirolo e dalle voci di importanti solisti. Un’esecuzione alla quale il maestro Kuhn si avvicina, ci spiega, con grande rispetto:

 
Dal cuore al cuore” disse Beethoven spiegando quest’opera. Io direi anche “dal sentimento al sentimento”. E’ questa la cosa più importante di questa partitura. Ma per me forse la cosa più importante è il senso di un’opera che non si rivolge solo all’intelletto, pur tenendo sempre presente il grande rispetto che si deve a questa partitura che - diciamo – è tra le più importanti per Beethoven. Tutto ciò è sempre presente quando si dirige questo pezzo.

 
L’imponenza di questa opera è ben presente anche in Benedetto XVI, del quale è nota la competenza e la passione per la musica classica. Il 29 luglio 2005, poco prima della GMG tedesca, al Papa fu dedicata un’esecuzione della Missa Solemnis nel Duomo di Colonia. Riferendosi a questa partitura, Benedetto XVI l’ha definita “una toccante testimonianza sempre nuova di una fede che cerca, che non si lascia sfuggire Dio e che attraverso la preghiera dei secoli lo raggiunge nuovamente”. Un giudizio che anche il maestro Kuhn ribadisce dal punto di vista artistico:

 
Secondo me, si capisce benissimo perché Beethoven pensasse che questo fosse il pezzo sommo del suo lavoro: perché è riuscito ad esprimere i sentimenti più importanti, ma anche i più complessi dell’essere umano. E’ una partitura incredibile.

 
(musica)







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