Il Papa oggi in Francia in occasione del 150.mo anniversario delle apparizioni di
Lourdes. Intervista col cardinale Vingt-Trois
Benedetto XVI sarà da oggi in Francia per la prima visita in questo Paese come Successore
di Pietro. Un viaggio nato in occasione del 150.mo anniversario delle apparizioni
di Lourdes: dunque un importante pellegrinaggio mariano, che vedrà anche una tappa
a Parigi, dove il Santo Padre arriverà in mattinata, poco dopo le 11.00, accolto all’aeroporto
di Orly dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy. Da Parigi, il servizio della
nostra inviata, Francesca Sabatinelli:
Il Papa arriva in una Francia
che non conosce Benedetto XVI, ma che sa chi è il cardinale Joseph Ratzinger. Sarà
questa l’occasione per i fedeli d’oltralpe di ascoltare il messaggio di un Papa che,
ammettono i cattolici francesi, per molti aspetti deve essere ancora scoperto. Il
150.mo anniversario delle apparizioni della Vergine a Lourdes è, lo ha sottolineato
mercoledì scorso il Papa stesso, il motivo principale di questo viaggio, denso di
incontri che faranno vivere momenti di preghiera, di dialogo, di fede e di cultura.
Sarà l’occasione per rispondere al discorso sulla laicità positiva e sulle radici
cristiane della Francia, pronunciato dal presidente Sarkozy a San Giovanni in Laterano
nel dicembre scorso. Le parole di Sarkozy, che hanno sollevato una questione spinosa
per i francesi e dato vita a polemiche nei confronti del capo dello Stato francese,
hanno ricreato una discussione attorno alla legge sulla laicità del 1905 e, a detta
di molti, potrebbero anche aprire una nuova fase nei rapporti tra Stato e Chiesa. Il
Papa incontrerà il presidente al suo arrivo ad Orly, questa mattina, prima tappa della
24 ore parigina segnata da luoghi simbolo: le College des Bernardins, per l’appuntamento
con il mondo della cultura, 700 intellettuali di Francia si riuniranno con il Papa,
in un edificio storico, importante centro di cultura, che riapre dopo anni di restauro.
Sarà qui uno dei discorsi più attesi di Benedetto XVI, un’occasione per il Papa di
ripercorrere uno dei temi a lui più cari, il rapporto tra fede e ragione nella società
contemporanea. Successivamente lo spostamento nella Cattedrale di Notre-Dame, per
i vespri e per il saluto ai giovani che daranno vita ad una veglia di preghiera in
preparazione alla Messa del giorno dopo. Domani, prima di lasciare Parigi alla volta
di Lourdes, e prima della celebrazione eucaristica, il Papa farà visita all’Institut
de France del quale lo stesso Benedetto XVI fa parte dal 1992. La giornata parigina
sarà conclusa dalla Messa celebrata in uno dei più imponenti luoghi parigini l’Esplanade
des Invalides, dove sono attese 250 mila persone. Nel pomeriggio la partenza per Lourdes,
laddove il Papa si farà pellegrino, compirà le tappe del cammino del Giubileo, celebrerà
due Messe, domenica e lunedì, quella con i malati, e incontrerà i vescovi. Un momento
di confronto con la Chiesa francese che dalle parole del Papa spera di ricevere la
spinta a rinnovare il suo messaggio in una società fortemente secolarizzata e lontana
dalla religione. Una Chiesa che vive forti difficoltà al suo interno, con una evidente
crisi di vocazioni, con l’assenza dei fedeli dalle celebrazioni, ma che al tempo stesso
si confronta con un ritrovato dinamismo da parte dei cattolici francesi, pronti a
riscrivere nel loro Paese il ruolo della religione nella società e nella cultura.
Sulla
visita pastorale del Papa in Francia ascoltiamo il cardinale arcivescovo di Parigi
André Vingt-Trois, al microfono di Romilda Ferrauto:00:05:22:49
R.
– C’est évidemment pour nous un événement très important. D’abord, parce-que le … Ovviamente,
per noi è un avvenimento molto importante. Intanto, perché il Papa viene in Francia
per un evento di portata internazionale, come i 150 anni dalle apparizioni della Vergine
Maria a Lourdes e questa ricorrenza riguarda, evidentemente, molti francesi e i cattolici
del mondo intero. E’ in questo quadro che il viaggio del Papa acquista la sua piena
dimensione. Con estrema generosità egli ha accettato di prolungare questo viaggio
con una breve visita a Parigi. D. – Si tratta, dunque, della
prima visita di Benedetto XVI in Francia, dopo la sua elezione. A volte si sente dire
che il grande pubblico francese e gli stessi cattolici conoscono poco e male il Papa.
Lei condivide questi sentimenti? R. – Le cardinal Ratzinger
est venu souvent en France et il y a prononcé des discours très … Il cardinale
Ratzinger è venuto spesso in Francia e vi ha pronunciato discorsi molto importanti,
sui quali non è il caso di tornare in questa sede. Ma un certo numero di nostri
connazionali hanno di lui soltanto un’immagine mediatica, spesso di caricatura e farebbe
loro piacere avere l’occasione di vederlo e di sentirlo parlare direttamente. E contrariamente
a quanto vorrebbero ottenere quelle campagne che mettono in giro voci malevole, credo
che i cattolici francesi – e sicuramente i loro vescovi – abbiano un forte legame
non soltanto con la Sede di Pietro ma anche con colui che, in questo momento, si fa
carico della cura della comunione ecclesiale. D. – Ricordiamo
tutti la GMG del 1997 a Parigi. Come è cambiato il volto del cattolicesimo da allora?
E poi: è possibile prevedere che tipo di accoglienza sarà riservata a Benedetto XVI? R.
– D’abord, certaines jeunes qui ont participé aux journées mondiales de 1997 en ont
été … Intanto, alcuni giovani che hanno partecipato alle Giornate mondiali
del 1997 ne sono rimasti profondamente colpiti al punto che alcuni di loro hanno orientato
la loro vita su questa esperienza, in particolare rispondendo alla chiamata al sacerdozio.
In questo momento, nei seminari ci sono giovani che hanno preso la decisione in occasione
della Giornata mondiale della gioventù 1997. Dall’altro canto, questa Giornata mondiale
ha lasciato un segno meraviglioso che ha aiutato i cattolici francesi ad impegnarsi
ancor più nella testimonianza pubblica della nuova evangelizzazione: questo è uno
dei prolungamenti del Congresso di Parigi di Ognissanti 2004. In questo contesto,
la visita pastorale del Santo Padre si iscrive in una evoluzione più ampia, che ha
segnato l’ultimo quarto del XX secolo: non ho alcun dubbio che il Papa riceverà un’ottima
accoglienza! D. – Accanto agli eventi liturgici, nel programma
del soggiorno del Papa a Parigi ci sono due momenti che destano grande attenzione:
l’incontro con il mondo della cultura e con i giovani… R.- Il
ne faudrait pas isoler les événements parisiens de la visite du Papa de ceux de … Non
si dovrebbero separare gli incontri parigini della visita del Papa da quelli di Lourdes:
infatti a Lourdes egli incontrerà la Conferenza episcopale, e questo è un avvenimento
molto importante; e poi, incontrerà i malati. Questi due incontri sono molto importanti
per la nostra Chiesa. Ma è evidente che, a Parigi come a Lourdes, l’incontro del Papa
con i giovani sarà un momento forte e noi speriamo che l’incontro con il Papa sul
sagrato della cattedrale possa essere un nuovo invio in missione: sono, questi, i
giovani che rappresentano il dinamismo della Chiesa di oggi e della Chiesa di domani,
e sono invitati a partecipare ad una notte di preghiera secondo le intenzioni del
Papa e della Chiesa e ad una processione “aux flambeaux” che nella notte attraverserà
la città, come simbolo della speranza che essi rappresentano nella nostra società.
Per quanto riguarda il discorso che il Papa terrà al Collège des Bernardins, esso
si iscrive nella pastorale vera e propria del Papa, che manifesta in molteplici occasioni
la sua attenzione per il dialogo tra la fede cristiana e la cultura. Per noi, per
dirla in poche parole, due sono le domande di fondo. Da un lato: il cammino del credente
cristiano ha una credibilità tale da potersi esprimere davanti alla ragione umana,
per come questa si è sviluppata? E dall’altro canto: come la ragione umana e la saggezza
possono illuminare le decisioni degli uomini di oggi, siano essi credenti o non, siano
essi cristiani o no? D. – A Parigi il Papa si intratterrà con
il presidente Nicolas Sarkozy, che egli aveva già ricevuto in Vaticano nel dicembre
scorso. Lei personalmente, cosa si aspetta da questo incontro? R.
– Il ne faut pas s’illusionner: la rencontre du Pape avec le président de la République
… Non bisogna farsi illusioni: l’incontro tra il Papa e il presidente della
Repubblica è un incontro protocollare di cortesia; non è il luogo per trattare argomenti
particolari che vengono affrontati regolarmente negli incontri tra le istanze del
governo ed i rappresentanti della Chiesa cattolica. Eppure, anche in questo ambito
protocollare penso che possa esserci uno scambio di discorsi e di riflessioni, e non
dubito che il presidente Sarkozy desideri continuare il discorso iniziato al Laterano
e che il Papa gli risponderà nello stesso senso. D. – Lei ha
affermato che questa visita del Papa è un avvenimento importante per la Chiesa di
Francia ma anche per tutta la società di francese. Posso chiederle perché? R.
– Certainement. Parce-que c’est un événement qui concerne de très près l’église … Certamente.
Perché è un avvenimento che riguarda molto da vicino la Chiesa cattolica in Francia,
ma che pure non potrà lasciare indifferenti i nostri connazionali: saranno ovviamente
interessati dalle manifestazioni pubbliche e trasmesse in televisione che si svolgeranno
a Parigi e a Lourdes; ma più profondamente, penso che per molti francesi, per i quali
i rapporti con la loro Chiesa cattolica e con la loro tradizione cattolica sono ormai
più distesi, sarà questa anche un’occasione per riscoprire alcuni aspetti della loro
fede che essi avevano dimenticato e, forse, tornare ad una pratica cristiana più regolare
…