Il Papa ha iniziato la sua visita in Francia. Intervista con padre Lombardi
Benedetto XVI ha iniziato oggi il suo viaggio pastorale in Francia in occasione del
150.mo anniversario delle apparizioni di Lourdes. Il Pontefice è arrivato stamani
poco dopo le 11.00 all’aeroporto di Orly accolto con grande cordialità dal presidente
francese Nicolas Sarkozy. Alle 12.30 la cerimonia di benvenuto all'Eliseo. Sull'aereo
il Papa ha tenuto il tradizionale incontro con i giornalisti. Ce ne parla il nostro
direttore, padre Federico Lombardi, raggiunto telefonicanmente da Sergio Centofanti:
R.
– Durante il volo per la Francia, il Papa ha avuto un interessante incontro con i
giornalisti che è durato tra i 10 ed i 15 minuti; le domande e le risposte sono state
tutte in francese su argomenti molto interessanti. La prima domanda partiva dalla
famosa frase di Giovanni Paolo II alla Francia: “Francia, sei fedele alle promesse
del tuo battesimo?”, e ha posto la questione al Papa se la Francia a causa della sua
laicità, stia perdendo o no la sua identità cristiana. Nella sua risposta, il Papa
ha parlato del tema di una laicità positiva, di un rapporto positivo tra Stato e Chiesa
al servizio delle stesse persone e del bene comune. La seconda domanda è stata di
carattere più personale, sul rapporto tra il Papa e la cultura francese: quali sono
gli autori che gli sono più cari, quali sono i suoi ricordi della Francia … E qui,
il Papa ha ricordato molte delle grandi personalità della cultura francese, in particolare
di quella cristiana, che nel corso della storia hanno segnato e arricchito tutta la
storia del pensiero cattolico e quindi ha messo bene in rilievo il suo rapporto intimo
con la cultura francese. Ha ricordato de Lubac, ha ricordato Congar, ha ricordato
tantissimi dei grandi teologi e pensatori francesi, antichi e moderni. Un'altra domanda
molto interessante è stata quella sul Motu Proprio “Summorum Pontificum” e sulle preoccupazioni
dei cattolici francesi sul significato di questo documento, che non sia un ritorno
indietro rispetto alle grandi intuizioni del Concilio Vaticano II. La risposta del
Papa è stata estremamente serena e rassicurante. Ha messo in rilievo come la sua intenzione
sia stata quella di una accoglienza, un senso di tolleranza nei confronti delle persone
che erano molto legate ad una forma di liturgia e di spiritualità che ha avuto una
lunghissima storia fino al Concilio Vaticano II e alla sua riforma liturgica e alla
legittimità di tenere presente anche nel momento attuale questa componente, questa
forma di preghiera che non è assolutamente in contraddizione con quella della riforma
liturgica del Vaticano II. Quindi una risposta del tutto serena e positiva, che fa
vedere anche la complementarietà e il possibile reciproco arricchimento delle due
forme della liturgia latina. Infine, una domanda sullo spirito con cui il Papa si
mette in pellegrinaggio verso Lourdes. Il Papa ha ricordato di essere già stato, da
cardinale, a Lourdes per un grande congresso mariologico, e ha ricordato anche che
la sua spiritualità, la sua storia personale è legata alla figura di Santa Bernardette
e quindi l’atteggiamento di grande devozione e di umiltà nel rivolgersi alla Madre
del Signore con cui egli si mette in cammino insieme a tutto il popolo cristiano,
in particolare ai piccoli, ai sofferenti che si rivolgono con fiducia alla Vergine.
Quindi, sono state quattro risposte, quelle del Papa, che hanno dato veramente un
tono, una ispirazione a coloro che desiderano seguire il Santo Padre, comprendendo
veramente lo spirito del suo pellegrinaggio e della sua visita in Francia.
D.
– Come si presenta quindi a questo punto il viaggio del Papa in Francia?
R.
– Mi sembra che si presenti sotto i migliori auspici: il Papa è stato accolto con
molta gentilezza e cordialità dal presidente francese e certamente trova un clima
di attesa, un clima di rispetto e anche un clima di rispetto da parte dei credenti,
da parte della Chiesa che è qui in Francia.