2008-09-12 12:47:14

Il Papa ha iniziato la sua visita in Francia. Intervista con padre Lombardi


Benedetto XVI ha iniziato oggi il suo viaggio pastorale in Francia in occasione del 150.mo anniversario delle apparizioni di Lourdes. Il Pontefice è arrivato stamani poco dopo le 11.00 all’aeroporto di Orly accolto con grande cordialità dal presidente francese Nicolas Sarkozy. Alle 12.30 la cerimonia di benvenuto all'Eliseo. Sull'aereo il Papa ha tenuto il tradizionale incontro con i giornalisti. Ce ne parla il nostro direttore, padre Federico Lombardi, raggiunto telefonicanmente da Sergio Centofanti:

 
R. – Durante il volo per la Francia, il Papa ha avuto un interessante incontro con i giornalisti che è durato tra i 10 ed i 15 minuti; le domande e le risposte sono state tutte in francese su argomenti molto interessanti. La prima domanda partiva dalla famosa frase di Giovanni Paolo II alla Francia: “Francia, sei fedele alle promesse del tuo battesimo?”, e ha posto la questione al Papa se la Francia a causa della sua laicità, stia perdendo o no la sua identità cristiana. Nella sua risposta, il Papa ha parlato del tema di una laicità positiva, di un rapporto positivo tra Stato e Chiesa al servizio delle stesse persone e del bene comune. La seconda domanda è stata di carattere più personale, sul rapporto tra il Papa e la cultura francese: quali sono gli autori che gli sono più cari, quali sono i suoi ricordi della Francia … E qui, il Papa ha ricordato molte delle grandi personalità della cultura francese, in particolare di quella cristiana, che nel corso della storia hanno segnato e arricchito tutta la storia del pensiero cattolico e quindi ha messo bene in rilievo il suo rapporto intimo con la cultura francese. Ha ricordato de Lubac, ha ricordato Congar, ha ricordato tantissimi dei grandi teologi e pensatori francesi, antichi e moderni. Un'altra domanda molto interessante è stata quella sul Motu Proprio “Summorum Pontificum” e sulle preoccupazioni dei cattolici francesi sul significato di questo documento, che non sia un ritorno indietro rispetto alle grandi intuizioni del Concilio Vaticano II. La risposta del Papa è stata estremamente serena e rassicurante. Ha messo in rilievo come la sua intenzione sia stata quella di una accoglienza, un senso di tolleranza nei confronti delle persone che erano molto legate ad una forma di liturgia e di spiritualità che ha avuto una lunghissima storia fino al Concilio Vaticano II e alla sua riforma liturgica e alla legittimità di tenere presente anche nel momento attuale questa componente, questa forma di preghiera che non è assolutamente in contraddizione con quella della riforma liturgica del Vaticano II. Quindi una risposta del tutto serena e positiva, che fa vedere anche la complementarietà e il possibile reciproco arricchimento delle due forme della liturgia latina. Infine, una domanda sullo spirito con cui il Papa si mette in pellegrinaggio verso Lourdes. Il Papa ha ricordato di essere già stato, da cardinale, a Lourdes per un grande congresso mariologico, e ha ricordato anche che la sua spiritualità, la sua storia personale è legata alla figura di Santa Bernardette e quindi l’atteggiamento di grande devozione e di umiltà nel rivolgersi alla Madre del Signore con cui egli si mette in cammino insieme a tutto il popolo cristiano, in particolare ai piccoli, ai sofferenti che si rivolgono con fiducia alla Vergine. Quindi, sono state quattro risposte, quelle del Papa, che hanno dato veramente un tono, una ispirazione a coloro che desiderano seguire il Santo Padre, comprendendo veramente lo spirito del suo pellegrinaggio e della sua visita in Francia.

 
D. – Come si presenta quindi a questo punto il viaggio del Papa in Francia?

 
R. – Mi sembra che si presenti sotto i migliori auspici: il Papa è stato accolto con molta gentilezza e cordialità dal presidente francese e certamente trova un clima di attesa, un clima di rispetto e anche un clima di rispetto da parte dei credenti, da parte della Chiesa che è qui in Francia.







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