Chicago: migliaia di persone partecipano ai funerali dell'Imam della pace W. Deen
Mohammed
Nel 1975, sul letto di morte, suo padre gli affidò la guida della Comunità afro-americana
“Nation of Islam” da lui fondata. E Warith Deen Mohammed, spentosi martedì scorso
a Chicago all’età di 74 anni, la rivoluzionò, spezzando il legame con il nazionalismo
islamico e iniziando a promuovere la tolleranza razziale, la pace e l’universalità
della religione musulmana. Intenso il suo lavoro per costruire ponti di amicizia fra
i musulmani afro-americani e quelli giunti negli USA dal Medio Oriente e dall’Asia.
Speciale, inoltre, il suo rapporto con la fondatrice del Movimento dei Focolari Chiara
Lubich che, grazie a lui, fu la prima donna cristiana a parlare nella Moschea Malcolm
Shabazz (conosciuto anche come Malcolm X) in Harlem, a New York. “Lei può toccare
i miei seguaci nel più profondo del cuore in un modo che io non posso fare”, aveva
detto l’imam Mohammed dopo aver visitato numerosi centri del Movimento dei Focolari.
Da allora (maggio 1997) iniziò il cammino comune tra le due comunità verso la fratellanza
e la pace, un cammino benedetto da Giovanni Paolo II nel 1999 durante una delle numerose
visite dell’Imam Mohammed a Roma. L’anno successivo a Washington, quando Chiara Lubich
partecipò a un altro incontro promosso dall’amico musulmano, oltre settemila fedeli
di entrambe le religioni accorsero ad ascoltarla. Ai funerali dell’Imam Mohammed,
celebrati ieri pomeriggio a Chicago, erano presenti migliaia di persone e domattina
si svolgerà un’altra cerimonia per dar modo a quanti non vi siano riusciti, di rendere
omaggio a questo grande leader della religione islamica e del dialogo interreligioso.
(S.G.)