Rapporto ONU: in forte crescita l’abuso di droghe sintetiche nei Paesi in via di sviluppo
Cresce in modo preoccupante il consumo di droghe sintetiche, quali ecstasy e anfetamine,
nel sud-est asiatico e in Medio Oriente mentre risulta stabile in nord America, Europa
e Oceania. Lo evidenzia il rapporto annuale sul consumo di anfetamine, metanfetamine
ed ecstasy dell'Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta contro la Droga e il Crimine
(UNODC), presentato ieri a Bangkok. Un fenomeno che il direttore dell’UNODC, Costa,
ritiene sia legato “ai miglioramenti sul piano economico di molti Paesi, con stipendi
che negli anni sono aumentati e una ricchezza che si è andata distribuendo, unita
a controlli di frontiera inadeguati rispetto a quelli necessari”. Per Costa, le droghe
sintetiche sono erroneamente ritenute innocue, “ne deriva – ha detto - un atteggiamento
tollerante e talvolta indulgente nelle politiche di prevenzione e controllo con la
sola reale conseguenza di rallentare le azioni veramente necessarie”. Il direttore
dell’UNODC sottolinea ancora come il consumo di tali sostanze sia altamente rischioso
perché dà dipendenza, provoca gravi disturbi mentali e danni cerebrali e tra gli effetti
più comuni possono provocare paranoia, collasso, violenza, ed emorragie interne. Allarmanti
i dati per l'Arabia Saudita, dove nel 2006 sono state sequestrate più di 12 tonnellate
di anfetamine, pari a un quarto del totale delle sostanze sequestrate a livello mondiale.
Boom di laboratori per la preparazione di metanfetamine in Sud Africa. (B.C.)