2008-09-09 15:28:05

In corso a Toledo il Congresso internazionale di Archeologia cristiana


Sono entrati nel vivo i lavori del XV Congresso internazionale di Archeologia cristiana di Toledo e subito la questione posta agli studiosi di Europa, Medio Oriente, Stati Uniti e Africa è stata la definizione di città. “Episcopus, civitas, territorium” è il tema proposto ai più di trecento partecipanti ospitati nella sede della Università di Castilla-La Mancha, in un antico Convento domenicano con chiostri e patii affollati di studenti. Cosa s’intende per città in epoca tardo antica e fino al X secolo? La provocazione è del prof. Jean Guyon dell’Università di Aix-en-Provence. Il vescovo in effetti nella penisola iberica aveva all’epoca una giurisdizione ampia, sia geografica che giuridica, come dimostra il complesso di Santa Maria del Melque a circa 50 chilometri da Toledo. Una chiesa dell’VIII secolo che unisce arte cristiana ed islamica, un po’ fortezza un po’ monastero legata al vescovo di Toledo su cui molto gli studiosi discutono. In effetti, negli ultimi 20 anni lo sviluppo dell'archeologia dell’inizio del cristianesimo è stato fortissimo. In Castilla gli studiosi si trovano ad affrontare uno sviluppo urbano velocissimo. Molti madrileni lasciano la capitale per vivere nella campagna intorno a Toledo. Le nuove costruzioni creano occasione di scavo ma limitano anche la possibilità di ricerche organiche dei resti di epoca visigota. Del rapporto tra vescovo e suburbio ha parlato l’organizzatore del congresso Jorge Lopez Quiroga dell’Università Autonoma di Madrid. Tra il IV e l’VIII secolo la cristianizzazione si trasferisce dalla città alle campagne con un relativo cambiamento del ruolo dei vescovi e con un passaggio dalla cultura romana a quella medioevale che in questa regione passa attraverso la dominazione araba e si apre alla “reconquista”, e la formazione del regno carolingio. Diversi gli esempi da varie aree geografiche europee e diversi i temi affrontati, come il ruolo del vescovo come committente di opere d’arte, con interventi degli studiosi del Piac Fabrizio Bisconti, Danilo Mazzoleni e del rettore Vincenzo Fiocchi Nicolai e dei Musei Vaticani, Lucina Vattuone, Cristina Giannaccheri e Umberto Utro. Presentato anche un altro importante studio vaticano, come lo scavo dell’Orto monastico della Basilica di San Paolo a Roma, che ha portato alla luce l’importante struttura medioevale del monastero benedettino, parte dell’antica struttura di un portico collegato all’antica basilica, frutto di una campagna di scavo in collaborazione tra Musei e Piac. Nel mondo e nella cultura mozarabica uno dei temi più ricorrenti è la convivenza di stili e culture. Toledo è una città che nel “casco historico” custodisce chiese di rara bellezza come la cattedrale (il vescovo di Toledo è da secoli il primate di Spagna), ma anche moschee come quella di “Cristo de la Luz” e sinagoghe di grande valore artistico come quella del “Transito”. Un carattere che ha segnato molti degli interventi del Congresso e offre l’occasione per un dibattito culturale che si apre dalle aule e dagli scavi verso un pubblico più ampio. (Da Toledo, Angela Ambrogetti)RealAudioMP3







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