Il Brasile celebra la Giornata del “Grido degli Esclusi”. Con noi, il vescovo di Jales,
Demetrio Valentini
In Brasile si celebra oggi la 14.ma Giornata del “Grido degli Esclusi”, iniziativa
promossa dalla Chiesa brasiliana per la prima volta nel 1995. La ricorrenza, che coincide
con la festa nazionale dell’indipendenza, vuole dare voce a quanti sono ai margini
della società, attraverso momenti di preghiera, iniziative sociali e manifestazioni
culturali. Il tema scelto per quest’anno è “La vita in primo luogo: diritti e partecipazione
popolare”. L’iniziativa, che ha assunto negli anni anche una dimensione ecumenica,
vede un particolare impegno da parte dei giovani. Ma chi sono gli esclusi oggi in
Brasile? Cristiane Murray, del nostro programma brasiliano, lo ha chiesto a
mons. Demetrio Valentini, vescovo di Jales e presidente della Caritas brasiliana:
R. – Penso
che questa sia una situazione che tutti possiamo sentire vicina a noi. Questa degli
esclusi è una sfida che deve essere assunta da tutti: come fare di questo mondo un
luogo dove si impara a condividere i beni che devono essere rispettati, preservati.
Agire in accordo con quello che la natura ci insegna, e allo stesso tempo come costruire
insieme delle relazioni umane più marcate dallo spirito di giustizia, di solidarietà,
di rispetto mutuo, di valorizzazione reciproca. Penso che la sfida della esclusione
interpelli tutti quanti. Questa Giornata è salutare per tutto il Brasile: tenere conto,
il giorno della indipendenza, soprattutto di questa sfida dell’esclusione, per cercare
la strada per superare l’esclusione. Trovare delle motivazioni per risvegliare la
solidarietà tra tutti quanti.