2008-09-06 17:36:22

Il commento al Vangelo della Domenica del teologo, don Massimo Serretti


Nella 23.ma Domenica del Tempo Ordinario la liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù insegna ai discepoli a correggere i fratelli che commettono una colpa: prima, privatamente, poi in presenza di una o due persone, infine alla comunità. Se chi le commette non ascolterà neanche la comunità - dice Gesù - sia trattato come il pagano e il pubblicano. Infatti i suoi discepoli avranno il potere di legare e sciogliere, in cielo e in terra. Quindi aggiunge:

“Se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”.

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento di don Massimo Serretti, docente di Cristologia all'Università Lateranense:RealAudioMP3

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"Il peccato guasta la comunione ed è il più potente fattore di pessima divisione. Per questo il fratello che pecca va ricercato e richiamato. Non tanto e non principalmente per il fatto che ha compiuto qualcosa contro di te, ma più ancora contro di sé, perché contro la comunione. Il peccato non riconosciuto, infatti, contraddice la comunione. Al contrario, il riconoscimento del peccato reintroduce in essa. Ancor di più: è la forza del bene fraterno a consentire la limpida e netta coscienza del peccato. E' la potenza chiarificatrice della comunione "in Cristo".
 
Occorre però che qualcuno vada dal fratello, che gli vada incontro, che lo vada a cercare, a volte che lo vada a scovare nel suo nascondiglio, costituito dall'ombra del suo peccato stesso. E' necessario questo personalismo della ricerca dell'altro a faccia a faccia. Anche se questo non è fine a se stesso, ma ha il suo fine nella reincorporazione nella pace della Chiesa. L'ultima istanza è la Chiesa.
 
Il fratello è una fortezza inespugnabile per il fratello. "La verità è sinfonica" scriveva von Balthasar, e la forza di luce e di bellezza di questo magnifico accordo fraterno è Cristo. "Io sono in mezzo a loro".
 
(musica)







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