2008-09-06 12:47:58

Benedetto XVI incoraggia i vescovi del Nicaragua a promuovere un clima di dialogo, a sostenere i bisognosi e a denunciare le situazioni di ingiustizia


La Chiesa del Nicaragua, nell’annuncio del Vangelo, promuova lo sviluppo integrale dell’uomo, denunciando le ingiustizie e favorendo un clima di dialogo e riconciliazione: è l’esortazione di Benedetto XVI ai vescovi del Paese centroamericano, ricevuti stamani in visita ad Limina. Il Papa ha inoltre messo l’accento sulla formazione dei sacerdoti, sulla pastorale dei giovani e sul ruolo delle scuole cattoliche per il progresso della società nicaraguense. L’indirizzo di omaggio è stato rivolto al Papa da mons. Leopoldo José Brenes Solórzano, arcivescovo di Managua e presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Una Chiesa vicina alle sofferenze del popolo, che testimoniando la Verità evangelica, lotti contro la povertà e le diseguaglianze:

"Observo con satisfacción que, como Pastores, compartís las vicisitudes..."
Benedetto XVI ha espresso il suo apprezzamento e sostegno ai vescovi del Nicaragua che si rendono partecipi "delle vicissitudini del popolo” pur “rispettando scrupolosamente l’autonomia della gestione pubblica”. Questo, ha detto, è molto importante in una situazione come quella del Nicaragua in cui "la povertà e l'emigrazione" si sommano alle "disuguaglianze sociali e alla radicalizzazione politica" degli ultimi anni. In particolare, ha lodato gli sforzi “per creare un clima di dialogo e distensione, senza rinunciare a difendere i diritti fondamentali dell’uomo e senza rinunciare alla denuncia delle situazioni di ingiustizia”. Né ha mancato di incoraggiare i presuli a proseguire nel loro sforzo di “promuovere una concezione politica che, più che ambizione per il potere e il controllo, sia un servizio generoso e umile al bene comune”. Al tempo stesso, il Papa ha lodato le “tante iniziative di carità e solidarietà” promosse dalla Chiesa del Nicaragua in favore dei più bisognosi. Un ampio spazio del discorso, il Pontefice lo ha dedicato alla formazione dei sacerdoti e dei laici chiamati a svolgere il compito di catechisti:

"Es imprescindible que estos generosos servidores y colaboradores..."
Il Papa ha esortato i vescovi del Nicaragua a seguire con cura questi “generosi servitori e collaboratori della missione evangelizzatrice della Chiesa”. E’ importante, ha detto, che “ricevano una formazione religiosa profonda e costante e mantengano una fedeltà intatta alla dottrina della Chiesa”. Ha poi rammentato la recente verifica dei seminari del Paese, voluta dall’episcopato nicaraguense, per rispondere alla “necessità di un clero preparato spiritualmente, intellettualmente e umanamente”. I seminaristi, ha proseguito, richiedono sempre una grande “vicinanza” e “attenzione”. Ed ha ribadito l’importanza del discernimento dei candidati al Seminario, affinché siano “sacerdoti esemplari” e possano dare nuovo slancio alla pastorale giovanile come anche l’adeguata assistenza religiosa negli ospedali, nelle carceri e in altre istituzioni:

"Una mención especial merecen las instituciones educativas..."
Quindi, ha rivolto un pensiero speciale al ruolo delle istituzioni educative cattoliche in Nicaragua che compiono “una missione essenziale della Chiesa e un servizio inestimabile alla società”. Il Papa ha definito encomiabile il lavoro degli educatori che, “a volte con sacrifici enormi, si dedicano alla formazione integrale e aprono ai giovani le porte di un futuro promettente”.

Il Papa si è anche soffermato sulla “religiosità popolare” così viva in Nicaragua. Questa, è stato il suo richiamo, deve essere “ben più di una semplice tradizione ricevuta passivamente”. Spetta a voi vescovi “rivitalizzarla costantemente mediante un’azione pastorale” che illumini il significato dei gesti e dei simboli, “indicando il mistero insondabile di salvezza e speranza” di cui Dio ci ha reso partecipi.







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