Il Papa esorta i fedeli a pregare affinché la famiglia sia una “piccola comunità
evangelizzante”. La riflessione di Alberto Friso, presidente del movimento “Famiglie
Nuove”
“Perché ogni famiglia cristiana, fedele al sacramento del matrimonio, coltivi i valori
dell'amore e della comunione, sì da essere una piccola comunità evangelizzante, aperta
e sensibile ai bisogni materiali e spirituali dei fratelli”. E’ questa l’intenzione
di preghiera generale di Benedetto XVI per il mese di settembre. Il Papa ribadisce
dunque l’importanza fondamentale della famiglia per lo sviluppo integrale dell’uomo
e per il bene della società. Ma cosa vuol dire oggi per una famiglia essere “comunità
evangelizzante”? Alessandro Gisotti lo ha chiesto ad Alberto Friso,
presidente del movimento “Famiglie Nuove” dei Focolari:
R. – Dove
una famiglia si sforza di mettere in pratica nella sua vita ciò che Gesù ha detto,
lì, a quel punto, nasce una realtà nuova. Non è più un marito, una moglie, due bambini,
ma c’è una presenza di Gesù, perché Lui stesso ha detto: “Dove due sono uniti nel
mio nome, là sono io in mezzo ad essi”. D. – Sappiamo quanto
sia difficile testimoniare questo essere “comunità evangelizzante” … R.
– Certo. E in modo particolare oggi, lo vediamo, quanto sia difficile: in una società
dove il relativismo, il consumismo condizionano tutto. Non c’è più quella possibilità
di andare con immediatezza ai valori che contano. Proprio qui credo che si innesti
il dono che il Santo Padre ci fa con questa intenzione di preghiera: un grande dono
per la famiglia. Diciamo che mette in luce e sottolinea come veramente nella famiglia
il Creatore ha voluto inscrivere un dono per tutta la società. Cioè, se la famiglia
vive ciò che è il disegno di Dio che l’ha creata, ha in sé, sviluppa in sé una forza
evangelizzante che viene proprio dal cristianesimo che non è più soltanto una religione
vissuta, ma è una presenza di Dio. D. – Al V Incontro mondiale
delle famiglie nel 2006, a Valencia, il Papa ha sottolineato che l’esperienza di essere
accolti ed amati da Dio e dai nostri genitori è il fondamento solido che favorisce
sempre la crescita e lo sviluppo autentico dell’uomo. Come valorizzare il ruolo fondamentale
della famiglia per l’uomo di oggi? R. – Per l’uomo di oggi è
importante che avvenga una riscoperta del patto che costituisce la famiglia. C’è un
patto d’amore fra un papà e una mamma, un patto d’amore che è consacrato anche da
un sacramento, ma è una realtà che prende anche antropologicamente tutta la vita dei
coniugi. Dalla vita della famiglia si può offrire al mondo la comunione. Dove c’è
una famiglia che vive lo spirito cristiano, c’è una comunione di vita, di esperienze
ma anche una comunione d’animo, perché in famiglia si vedono i difetti, gli errori
dell’uno, dell’altro … però si risolvono le cose con dolcezza, con semplicità. Ecco,
quindi, che la famiglia può anche intervenire e dire la sua nel dibattito sulla ricerca,
anche, dei progetti sociali oltre che comunitari. E poi, vorrei dire che la famiglia
cristiana, questa presenza straordinaria che ci viene data dalla grazia della fede,
alla fine può dare veramente il senso a tutta la comunità più vasta.