2008-09-03 15:54:23

Frati aggrediti: i confratelli chiedono “giustizia, ma non giustizialismo”


“Giustizia, ma non giustizialismo”. E’ questa la richiesta dei Frati piemontesi in merito alle indagini sugli autori della violenta rapina, avvenuta la scorsa settimana, nel Santuario di Belmonte in Canadese. "Confermiamo le parole di perdono verso gli autori del male - ha spiegato in una nota Fra Giorgio M. Vigna, vicario provinciale della Curia dei Frati Minori del Piemonte - e speriamo che siano al più presto affidati alla giustizia, ma non al giustizialismo, affinché non si ripetano più simili gesti". Nel frattempo proseguono a tutto campo le indagini dei Carabinieri del comando provinciale di Torino nel tentativo di individuare il gruppo di malviventi che la sera del 26 agosto ha fatto irruzione nel Convento e aggredito a colpi di bastone i quattro religiosi. “Nonostante le ipotesi giornalistiche, nulla trapela sugli sviluppi delle ricerche per l’individuazione dei responsabili della violenza", prosegue la nota dei frati minori, che ribadiscono la loro gratitudine verso “quanti, in queste ore, stanno lavorando alla ricostruzione dei fatti e per tutti coloro che, spinti da ammirevole senso civico, umano e cristiano, offrono informazioni e segnalazioni utili”. Per quanto riguarda le condizioni dei frati, si registra un costante miglioramento per due di loro, mentre resta stazionario il quadro neurologico di padre Emmanuele Battagliotti. E’ invece ancora in coma, ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Giovanni Bosco di Torino, padre Sergio Baldin, il più giovane dei quattro, che ha cercato di difendere i confratelli dagli aggressori. C’è comunque un cauto ottimismo tra i medici, fiduciosi sulle possibilità del frate di potersi risvegliare in tempi relativamente brevi. (D.B.)







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