Alla Mostra del Cinema di Venezia festeggiati i 60 anni del premio OCIC-Signis: la
riflessione del patriarca Scola
Alla presenza del patriarca Angelo Scola sono stati ricordati questa mattina al festival
di Venezia i 60 anni di partecipazione del Premio Signis alla mostra del cinema. Il
servizio di Diego Giuliani:
Giorno
di importanti ricorrenze alla Mostra del Cinema di Venezia, mentre il dramma familiare
“Rachel Getting Married”, con cui Jonathan Demme concorre per il Leone d’Oro, incassa
l’apprezzamento della critica e i riflettori sono tutti puntati sulla protagonista
Anne Hathaway, all’ombra del glamour il lido festeggia un altro piccolo grande premio.
Da sempre distante dal main stream, ma vicino ai cuori e ai valori dello spirito,
l’OCIC-Signis celebra oggi i suoi primi sessant’anni al Festival. Una storia di ormai
oltre mezzo secolo con cui l’associazione cattolica per la comunicazione ha voluto
indicare percorsi registici e ricerche individuali capaci di illustrare il travaglio
umano e la sua costante ricerca di Dio. Il punto di questa straordinaria avventura
spirituale e cinematografica dal cardinale Angelo Scola, Patriarca
di Venezia:
“Certamente reputo che questa ricorrenza sia di grande
significato perché mostra due cose: la prima, l’intelligenza e la percezione che il
mondo cattolico ha avuto dell’importanza del cinema; e la seconda, la grande consonanza
tra linguaggio cinematografico e linguaggio cristiano. Il linguaggio cinematografico
esprime la necessità di mettere in rapporto sempre il particolare con il tutto e di
mostrare la solidarietà umana dentro la storia di ogni individuo. Questi sono due
elementi che stanno molto a cuore anche alla proposta cristiana”.