"Se non hai fede, non hai speranza né forza": alla Radio Vaticana, l'intensa testimonianza
di Ingrid Betancourt dopo l'incontro con Benedetto XVI
Hanno fatto il giro del mondo le immagini di Ingrid Betancourt e del suo affettuoso
e commosso incontro con Benedetto XVI, ieri a Castel Gandolfo. E ancor più hanno
colpito le parole dell’ex senatrice franco-colombiana, dopo la sua terribile prigionia
di oltre sei anni vissuta fra i guerriglieri colombiani e terminata con la liberazione
dello scorso 2 luglio. Questa mattina, la Betancourt è stata ricevuta al Quirinale
dal presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, e in Campidoglio dal
sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Affollata ieri la conferenza stampa, durante la
quale Ingrid Betancourt ha raccontato ai giornalisti particolari della sua
prigionia in Amazzonia e l’emozione dell’udienza papale. La stessa Betancourt ne ha
poi parlato nell'intervista realizzata dal collega della redazione ispanoamericana
della nostra emittente, Raul Cabrera:
R. - La entrevista
con el Papa... L’incontro con il Papa è stato un sogno diventato realtà.
Ero impaziente di poter abbracciarlo e dirgli quanto ha significato per me che lui
abbia parlato per i sequestrati in Colombia e abbia pronunciato il mio nome, mentre
ero prigioniera nella selva, in un’amaca, sotto una zanzariera. Ho sentito la sua
voce in un momento di immensa solitudine e depressione e sapere che lui sapeva della
mia esistenza è stato per me come tornare a sentirmi un essere umano, tornare a dire:
“Bene, non sono un pacchetto, non sono una merce: esisto”. E’ stato molto bello. Ma
io voglio parlare dei miei compagni di prigionia. Ce ne sono alcuni che stanno ascoltando
questo programma. Nella Selva io ascoltavo la Radio Cattolica Mondiale in onde corte.
Si poteva ascoltare tutto il giorno e c’erano alcuni programmi che mi piaceva seguire.
Mi piacerebbe molto che potessero sapere quanto voglio bene a tutti loro, quanto li
penso. Siano certi che continueremo a lavorare per loro, a dire al mondo che tutto
questo deve finire, a chiedere alle FARC che li liberino. Vorrei nominarli tutti...
li tengo nel mio cuore e voglio che abbiano la forza, che continuino ad essere coraggiosi
e che cerchino nella Parola di Dio la risposta a tante domande e che sappiano che
Dio fa sempre le cose giuste, sempre per una ragione, e che per alcune ragioni che
loro non conoscono e che io non conosco quello che stanno vivendo produrrà i suoi
frutti. Che abbiano questa certezza, che la misericordia di Dio arriverà. D.
- Quanto è stata importante la fede nella sua vicenda umana così sofferta? R.
- Sin la fe no hay esperanza… Senza fede non hai speranza, e senza speranza
non hai forza. Non hai forza per continuare a lottare. La fede è tutto: è quello che
dà senso alla vita. Per me la fede in Cristo è il sapere che Lui ci ha dimostrato
che esiste un cammino e che semplicemente dobbiamo seguirlo. Credere che nella sua
generosità, nella sua grazia ci ha protetto e che grazie a Lui possiamo arrivare
a Dio - questa è la fede alla quale mi sono attaccata sempre, per continuare a vivere. D.
- Una esperienza spirituale molto forte, dunque, la sua. Un’esperienza che ha potuto
affidare al Papa… R. - Cuando estaba con el Papa… Con
il Papa abbiamo parlato della Vergine. Per molti di coloro che seguono Gesù non c’è
spazio per la Vergine. Io l’ho scoperta leggendo la Bibbia e ho compreso chi era.
E quando io pensavo alla Vergine, pensavo alla Vergine di Guadalupe. Ho sempre sentito
che mi era vicina. E so che mi sta vicino ora e che ci sta aiutando e aiuterà tutti
quelli che sono ancora prigionieri in Colombia. Lei li libererà, vedrete. Farà questo
miracolo. D. - Vedere la propria vita spezzarsi, perdere gli
affetti, diventare oggetto di violenza, e poi recuperare tutto. Quale insegnamento
ne ha tratto? R. - Cuando uno ha perdido todo… Quando
uno ha perso tutto, la vita vale la pena viverla per trovare i tesori che Dio ha dato
a tutti gli esseri umani, per comunicare con Lui, e trovare in Lui la forza per andare
avanti. La speranza che viene dalla fede è quella che ci dà la forza e tutto ci mette
in comunicazione con Dio.