La protezione delle vittime il primo impegno del nuovo Alto Commissario ONU per i
diritti umani
''Intendo proteggere i diritti delle vittime ovunque nel mondo, senza discriminazioni'':
con questa dichiarazione d’intenti, la signora Navanethem Pillay, magistrato sudafricano,
ha inaugurato ieri a Ginevra il suo mandato di Alto Commissario dell’ONU per i diritti
umani, che durerà 8 anni, succedendo alla canadede Louise Arbour. Giudice presso la
Corte penale internazionale dal 2003, Pillay è stata in precedenza membro per quattro
anni e presidente per altri quattro del Tribunale penale internazionale per il Rwanda.
Nel 1967 - scrive l'agenzia Misna - è stata la prima donna ad aprire uno studio legale
nella provincia del Natal, in Sudafrica, ed è stata la prima donna nera a sedere
alla Corte Suprema del suo Paese. In qualità di avvocato, ha difeso numerosi oppositori
al regime dell'apartheid. Pillay è il quinto Alto commissario dell'ONU per i diritti
mani da quando la carica è stata istituita quindici anni fa. L'Ufficio dell'Alto Commissariato,
con sede a Ginevra, impiega circa mille persone in 50 Paesi ed è dotato di un bilancio
annuale di 150 milioni dollari. (R.G.)