2008-09-02 13:06:55

Il presidente dei vescovi pakistani esprime profonda preoccupazione per le violenze anticristiane in India


Le violenze perpetrate contro la popolazione cristiana dell’India orientale sono motivo di “profonda tristezza e preoccupazione” per “tutta la regione dell’Asia del Sud”. E’ quanto affermato da mons. Lawrence Saldanha, arcivescovo cattolico di Lahore e presidente della conferenza episcopale pakistana, in una lettera di “condoglianze per la perdita di vite umane” inviata al primo ministro indiano, Manmohan Singh, e al leader dello stato dell’Orissa, Naveen Patnaik. “Gli attacchi contro le minoranze, specialmente cristiane, – ha scritto il presule nella missiva – sono divenuti una routine. Prendere una posizione politica decisa potrebbe aiutare a sanare la situazione”. Per questo, mons. Saldanha sollecita le autorità indiane a “fare i passi necessari per garantire la protezione delle minoranze religiose” e a “portare davanti alla giustizia gli autori di questi crimini odiosi”. Il rappresentante dei vescovi pakistani non nasconde quindi la sua “preoccupazione per tutta la regione dell’Asia del sud” dove, oltre all’India, anche il Pakistan e lo Sri Lanka sono costretti a convivere con violenze e incidenti che acuiscono gli attriti tra le comunità religiose. “Anche il Pakistan – ha concluso il prelato – lotta contro il fenomeno della violenza e l’abuso della religione a scopi politici. Ma le persone di buona volontà desiderano vedere l’India, e gli altri Stati, essere un modello nella regione, per la pace e l’armonia fra le religioni. E in effetti, la diversità delle religioni è parte importante della storia dell’India”. (D.B.)







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