Svezia: donne cristiane e musulmane si confrontano sulla pace e sul dialogo
Il ruolo fondamentale delle donne nel processo di pace e nel dialogo tra fedi. Sarà
questo il tema di analisi di un incontro promosso dal Worl council of churches (WCC),
che si terrà dal 4 al 7 settembre a Göteborg, in collaborazione con la Chiesa protestante
in Svezia e con il contributo dell’Iranian Institute for Interreligious Dialogue (IID).
Ventidue donne, undici in rappresentanza delle Chiese delle varie confessioni cristiane
e undici musulmane (tra cui docenti universitarie), si confronteranno sull’importanza
dell’educazione scolastica nel formare le nuove generazioni al reciproco rispetto
tra religioni e culture diverse. Rima Barsoum, responsabile per il WCC del programma
dialogo interreligioso e cooperazione, ha spiegato all’Osservatore Romano gli obiettivi
del convegno: “L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un lungo cammino per favorire
il dialogo intrapreso dal WCC fin dagli anni Settanta del secolo scorso e che oggi
ha compiuto notevoli passi in avanti. La voce delle donne – ha chiarito la Barsoum
– è sempre stata ascoltata, ma lo scarso numero di quelle impegnate su questo percorso
aveva impedito di fatto che assumesse un peso di rilievo. Il dialogo, insomma, è stato
monopolizzato per lungo tempo dagli uomini, nonostante ci fosse comunque interesse
ad ascoltare anche la nostra opinione”. L’idea di fare un passo concreto in avanti
è arrivata nel 2007, quando venne organizzato il primo incontro a Teheran, in Iran.
La scelta, quest’anno, è ricaduta sulla Svezia dove, da tempo, una piccola assise
locale di cristiane e musulmane elaborano iniziative comuni. L’incontro servirà dunque
a progettare nuove strategie, basate sul confronto reciproco dell’esperienze vissute
dalle partecipanti. (D.B.)