2008-08-29 13:28:10

L'Aquila celebra la Perdonanza "mistero d'amore"


“Nella Perdonanza si realizza il mistero più alto, l’atto d’amore più folle che si potesse immaginare. Cosa fare allora in questo giorno santo che, grazie a Celestino V, ci parla con tanta forza dell’amore di Dio? Semplice: Amore vuole Amore”. Così il cardinale Giovanni Coppa ha spiegato ieri la grazia del Giubileo dell’Aquila, il più antico della Cristianità, giunto quest’anno alla sua 714.ma celebrazione. L’apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, nel capoluogo abruzzese, è avvenuta nel pomeriggio di ieri e, fino a stasera, riceveranno l’indulgenza i fedeli che la varcheranno “sinceramente pentiti e confessati”. A emanare l’indulgenza plenaria con una bolla papale, fu Celestino V nel 1294 e ogni anno il prezioso documento, restaurato per la prima volta nel 1998 e conservato nella stanza blindata della torre del palazzo comunale, viene letto in apertura dell’evento dal sindaco. Per volontà dello stesso pontefice, infatti, è la Municipalità che fin dal XIII secolo indice le celebrazioni, precedute oggi da un Corteo storico. Presenti, ieri tra gli altri, anche la nipote del Mahatma Gandhi, Ela Gandhi, e l'ambasciatore del Niger Mireille Ausseil. (S.G.)







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