2008-08-29 14:51:19

Il Pakistan tra crisi e attentati: la riflessione del nunzio a Islamabad


Escalation di violenza in Pakistan, dove una serie di attentati - l’ultimo, stamani, ha provocato due morti - sta duramente provando la popolazione del Paese asiatico. Gli attacchi terroristici, d’altro canto, rendono ancora più tesa la complessa situazione politica seguita alle dimissioni del presidente Musharraf. E, intanto, si aggrava la crisi economica che colpisce soprattutto le fasce più deboli. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Situazione sempre più caotica in Pakistan in visita delle elezioni presidenziali del 6 settembre con ben 32 candidati al vaglio della commissione elettorale. In queste ultime ore, si è acuita la frattura tra Asif Ali Zardari, vedovo di Benazir Bhutto, e Nawaz Sharif, leader della Lega musulmana pakistana, che ha deciso di abbandonare la maggioranza di governo. Intanto, il “Financial Times” scrive che Zardari soffrirebbe di disturbi mentali, derivanti dai suoi 11 anni di prigionia. L’incerto quadro politico non fa che peggiorare la situazione economica come rileva il nunzio a Islamabad, mons. Adolfo Tito Yllana, intervistato da Kelsea Brennan-Wessels, del nostro programma inglese:

 
R. – La situazione economica è molto grave in questo Paese. Colpisce soprattutto coloro che appartengono alla classe media e alle classi più povere. Il costo della vita si è alzato molto a causa del prezzo del petrolio. Quindi, viaggiare da casa al posto di lavoro costa più di quello che pagavano quattro o cinque mesi fa. Il costo dei generi alimentari poi è già aumentato molto. Una famiglia con quattro o cinque figli come fa? Adesso che le scuole si aprono, il grande problema che colpisce le famiglie povere è come mandare i figli a scuola. Si aggiunga poi che per quanto sappiamo, leggendo i giornali, la situazione generale non è ideale.

 
Alle difficoltà economiche, si accompagna una recrudescenza della violenza alimentata da una serie indiscriminata di attentati terroristici, di matrice fondamentalista, che prende di mira civili e forze dell’ordine. Secondo la “France Presse”, in poco più di un anno, sarebbero circa 1200 le vittime di questi attentati. Attacchi che, come la crisi economica, colpiscono i più deboli. Ancora il nunzio in Pakistan:

 
R. - Un lavoratore povero che si reca al posto di lavoro non sa, quando tornerà e se tornerà. E quando non torna a causa di quello che è successo ultimamente, allora lascia una famiglia - una vedova e figli, probabilmente – che non sanno come fare per mangiare. Si spera e preghiamo che veramente la situazione migliori per i poveri. Stiamo parlando di un Paese con una popolazione di 170 milioni di persone: si può immaginare cosa significhi questa crisi economica. Abbiamo anche un altro problema: cinque volte al giorno viene tolta la corrente, questo per l’economia e per darla ad altri settori. La gente ne soffre. Arriverà fra poco, fra due, tre mesi, l’inverno. Come faranno?







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