Cuba si prepara a celebrare i 400 anni dalla scoperta della Statua di Nostra Signora
del Cobre
Un "vincolo di unità tra tutti i cubani". Così la Conferenza episcopale dell’isola
caraibica definisce la Statua della Vergine della Carità nel messaggio rivolto, in
occasione del IV centenario della sua scoperta, ai "credenti di qualsiasi religione
e anche ai non credenti". I vescovi ricordano come, "fin dalla sua comparsa, la Vergine
Santa ha accompagnato la nostra storia, in particolare le ore più difficili". Le celebrazioni
dell’evento inizieranno l'8 settembre, giorno della festività di Nostra Signora del
Cobre, e si protrarranno sino al 2012. La prima apparizione risale, infatti, al 1612
quando tre pescatori, lo schiavo Juan Moreno di appena 10 anni e i fratelli Juan e
Rodrigo de Hoyos “indios naturali del Paese”, trovarono la statua della Vergine nei
pressi del loro villaggio, Nife. Secondo i racconti fatti da Juan Moreno nel 1687,
i tre ragazzi, mentre stavano in barca, avvistarono “una cosa bianca sulla spuma dell’acqua”
e, una volta avvicinatisi, riconobbero “l’immagine di Nostra Signora Santissima Vergine
con il bambino Gesù tra le braccia su una piccola tavoletta, e su questa tavoletta
alcune lettere grandi che dicevano: ‘Io sono la Vergine della Carità’. La Statua fu
trasferita nel villaggio di Cobre, a 12 chilometri da Santiago di Cuba, dove oggi
sorge la Basilica minore dedicata alla Vergine della Carità. Dall’apparizione, la
devozione nei suoi confronti si propagò con incredibile rapidità su tutta l’isola
e fu nel 1916, dopo la guerra d’indipendenza, che Papa Benedetto XVI acconsentì alla
richiesta dei veterani e dichiarò la Madonna di Cobre patrona di Cuba, fissando la
sua festività l’8 settembre. Nel 1977, per volontà di Papa Paolo VI, venne proclamata
Basilica Minore quella che fino ad allora era stata un Santuario Nazionale, mentre
il 24 gennaio 1998 Giovanni Paolo II ha incoronato la Statua Regina di Cuba. (S.G.)