2008-08-28 16:11:28

Conferenza di Accra: buoni progressi verso un nuovo trattato per il ‘dopo Kyoto’


Passi avanti e soddisfazione ad Accra, in Ghana, dove si è conclusa ieri la Conferenza internazionale di esperti – la terza quest’anno - per elaborare il futuro accordo tra Paesi di tutto il mondo per contrastare i cambiamenti climatici; accordo che dovrà aggiornare il Protocollo di Kyoto, che risale al 1997, entrato in vigore - dopo la ratifica della Russia - solo nel 2005, sottoscritto da 160 Paesi, a tutt’oggi parzialmente realizzato. “I Governi cominciano ad entrare seriamente nei negoziati che dovranno terminare a Copenaghen”, nel 2009, ha sottolineato il responsabile delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici, Yvo de Boer, al termine dei lavori durati una settimana nella città africana. Dopo Accra, prossimo appuntamento negoziale a Poznan, in Polonia, a dicembre, quando – ha aggiunto con sollievo de Boer – “avremo praticamente in mano la prima versione del testo dell’accordo”. In particolare, ad Accra, i delegati hanno trovato basi comuni sui modi per aiutare i Paesi più poveri e arretrati a limitare le emissioni di gas ad effetto serra e sulle strategie per compensare i Paesi più poveri, soprattutto africani, per rallentare o fermare la deforestazione, che rappresenta in molti casi l’unico modo per ottenere benefici nella lotta ai cambiamenti climatici. Progressi anche per limitare le emissioni nocive dei Paesi industrializzati in settori specifici come la produzione siderurgica, di cemento e di energia, mentre ai Paesi in via di sviluppo non saranno richiesti obiettivi vincolanti. “Le questioni sono ancora controverse, ma le idee sono state messe sul tavolo” ha dichiarato Jake Schmidt del Consiglio nazionale per la difesa delle risorse (Nrdc), un Centro di ricerca indipendente con sede a New York, aggiungendo che approvare entro la fine del 2009 un trattato condiviso resta una sfida enorme, che “dipende solo dalla volontà politica”. (A cura di Roberta Gisotti)







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