Il cardinale vicario Agostino Vallini racconta il suo primo pellegrinaggio a Lourdes
a capo della diocesi di Roma
Un itinerario di fede e di speranza capace di portare la pace nei cuori: è questa
una delle realtà presenti nel pellegrinaggio che sta compiendo la diocesi di Roma
a Lourdes e che si concluderà il prossimo 30 agosto. Il cammino spirituale diventa
quest’anno, in occasione del 150.mo anniversario delle apparizioni della Madonna,
un momento importante di riflessione ma anche di preghiera e raccoglimento. Elena
Mandarano ha raccolto il commento del cardinale Agostino Vallini, vicario
di Roma, che ieri ha aperto ufficialmente il pellegrinaggio con la Santa Messa.
R. - Il messaggio
della Madonna a realizzare la propria vita secondo il Vangelo è un messaggio attuale
ancora oggi. La gente è affamata di questo messaggio di Lourdes, tant’è vero che viene
con tanto desiderio di vita nuova.
D. - Il tema pastorale
di quest’anno è “Venite alla fonte e lavatevi”. Qual è il significato?
R.
- Fa riferimento al messaggio della Madonna che invitava Bernardette a scavare lì,
vicino alla Grotta. E lei bevve a quell’acqua, un’acqua non soltanto fisica ma anche
un’acqua spirituale che vuol dire purificazione, adesione al Signore con cuore limpido
e sincero.
D. - Maria Madre, quindi, che indica le
orme di Cristo...
R. - Ci siamo messi alla scuola
di Maria. Adesso, pian piano, cercheremo di percorrere questo cammino di purificazione,
abbeverarci a quest’acqua: non solo all’acqua della fonte, non solo alle piscine ma
- direi - anche all’acqua del Sacramento della penitenza, all’acqua della carità.
Io spero che il cammino spirituale possa portare veramente grande frutto. E poi, c’è
anche questa grande attesa per la visita del Santo Padre: io ho portato ai pellegrini
la benedizione del Papa, che ho incontrato qualche giorno fa, e loro pregano e vedo
che a Lourdes il riferimento al prossimo viaggio apostolico del Santo Padre è veramente
atteso.
D. - Eminenza, questo è il suo primo pellegrinaggio
come vicario di Roma. Che significato riveste per lei?
R.
- Devo dire che io sono stato a Lourdes tanti anni. La prima volta 50 anni fa, e oggi
ritorno con una nuova responsabilità, con il desiderio di un bagno di fiducia, di
conforto, di sostegno. Ho bisogno io stesso di purificarmi a quest’acqua, di diventare
migliore nel cuore, nello spirito, di essere pronto al servizio in collaborazione
umile, ma anche generosa con il Santo Padre. Quindi, vengo anch’io a scuola di Maria
e spero di potere apprendere quanto più è possibile la scienza dell’amore, della fede
e della speranza. Così, servendo il regno di Dio.