Convegno internazionale a L'Aquila in occasione della Perdonanza Celestiniana. Intervista
con padre Giuseppe De Gennaro
Perdono, spiritualità e giustizia sono stati ieri pomeriggio al centro di un Convegno
internazionale che si è svolto a L’Aquila nell’ambito delle manifestazioni per la
714.ma Perdonanza Celestiniana. Obiettivo dell’incontro, far riflettere sull’importanza
di riscoprire il vero senso del perdonare che l’umanità nei secoli ha troppo spesso
dimenticato. Ma cosa è il perdono? Federico Piana lo ha chiesto al padre
gesuita Giuseppe De Gennaro, docente di cultura e letteratura mistica spagnola
e uno dei relatori del convegno: R.
- E’ stato definito da Gesù, il quale ha detto nel Vangelo che esiste un solo perdono
ed è il perdono che Dio dà all’umanità peccatrice. Quindi, l’umanità peccatrice, se
vuole perdonare, deve fare come fa Dio. Dio perdona noi, uomini peccatori, tutti chiusi
nel peccato, e noi dobbiamo fare la stessa cosa con i nostri fratelli e sorelle. Per
cui esiste un solo perdono, il giusto perdono: non c’è un "perdono A", un "perdono
B", un "perdono C". Secondo il Vangelo, esiste il perdono di Dio.
D.
- Padre Giuseppe, come si fa a riscoprire il perdono? Perché l’umanità l’ha un po’
dimenticato...
R. - Se l’umanità non scopre il dono
di Dio, che è lo Spirito, lo Spirito Santo-Dio, quello che Gesù con la sua morte ha
conquistato per ciascun essere umano, noi non potremo mai capire di che si tratta.
D.
- Perdonare delle volte sembra quasi impossibile. Come lo può fare, ad esempio, una
mamma che ha visto uccidere il proprio figlio?
R.
- Purtroppo abbiamo, nella storia dell’umanità, questi delitti. Dio stesso ha avuto
il Figlio suo schiacciato, eliminato dal nostro peccato. E Dio, con il Figlio morto,
ha perdonato. Questa potenza del perdono è dunque un dono che Dio dà a ogni essere
umano.
D. - Come mai, però, per l’uomo perdonare
è così difficile?
R. - E’ molto difficile perché
manca la preghiera, manca la spiritualità, manca il silenzio: non si percepiscono
questi grandi doni di Dio, che si perdono quando c’è la confusione, la superficialità,
il mercantilismo.